Da un ex Inter ad un altro: in caso di addio anticipato con Thiago Motta, Roberto Mancini è uno dei due candidati a succedere all'italo-brasiliano sulla panchina della Juventus, in un testa a testa con Igor Tudor.
Al netto delle dichiarazioni di facciata di qualche giorno fa di Cristiano Giuntoli, il tecnico classe 1982 sarebbe ad un passo dall'esonero e quella contro il Genoa potrebbe essere la sua 43esima (18 vinte, 16 pareggiate e 8 perse sin qui) e ultima panchina bianconera.
Terminerebbe dunque anzitempo l'avventura del tecnico capace di portare il Bologna in Champions League un anno fa, l'epilogo di una stagione iniziata bene e chiusa malissimo con le pesanti sconfitte contro Atalanta e Fiorentina.

Soluzione "Mancina" con indizio social
Mancini, dal canto suo, avrebbe accettato l'offerta bianconera: subentrare in corso con un contratto fine a fine stagione con la chance di poter allenare durante il Mondiale per Club e una opzione per continuare in caso di qualificazione in Champions League. L'ex ct dell'Arabia Saudita avrebbe dunque ottime chance di tornare in panchina.
Le convinzioni dei tifosi juventini prendono forma anche dopo alcuni gesti dell'ex mister della Nazionale, che avrebbe messo un like a un post di un tifoso bianconero con scritto: "Vieni alla Juve mister".
A propendere per Mancini sarebbe soprattutto Giorgio Chiellini, che con il tecnico marchigiano ha conquistato Euro 2020 (e in squadra c'era anche Manuel Locatelli).
Opzione Tudor
Igor Tudor rimane comunque una pista più che concreta, visto il suo passato a Torino e lo status di allenatore libero da vincoli contrattuali dopo l'esperienza con la Lazio, che accetterebbe di buon grado un ritorno.
Ex giocatore nonché allenatore della Juventus, in qualità di assistente di Andrea Pirlo, anch'egli sarebbe disponibile ad accettare le condizioni imposte dalla Vecchia Signora: un contratto di tre mesi con possibilità di rinnovo o di rescissione a pagamento.

Motivazioni economiche
Perché Thiago Motta verrebbe sollevato dall'incarico dopo il match di sabato pomeriggio contro il Genoa e non subito dopo il ko di Firenze?
I circa quindici giorni di attesa si spiegano principalmente vista la necessità di riflettere sull'eventuale addio approfittando della pausa internazionale, ma anche per un fattore economico: visto il contratto in essere fino al 2027, la Juventus potrebbe decidere di affidarsi a un nuovo allenatore non prima di aprile, caricando i costi dell'operazione sull'ultimo trimestre.
Una mossa utile a non gravare troppo sul delicato bilancio dei bianconeri, che poi in estate sarebbero costretti a una nuova cessione per mettere i conti in regola.