Nell’era Commisso solo nel 2019-2020 l’avvio di campionato era stato più stentato, e allora la squadra di Pioli è scesa in campo con un’urgenza quasi viscerale: rialzarsi dopo i due pareggi e il ko subito contro il Napoli, davanti ai propri tifosi, senza se e senza ma.
Di fronte, però, c’era un Como affamato, reduce dal pareggio beffardo contro il Genoa, deciso a non fare da comparsa. E così è stato: Fabregas e i suoi ragazzi hanno resistito, trovando la vittoria in extremis (1-2) con un destro secco di Addai.
Lampo Mandragora e brividi Como
Il match è decollato subito. Sei minuti appena e già il Franchi esplode: Kean conquista una punizione al limite, Mandragora calcia, la barriera respinge, ma sul rimbalzo il sinistro del centrocampista è chirurgico. La palla buca il muro del Como e fa saltare in piedi il popolo viola. Un gol che ha subito incendiato gli animi: Vojvoda rifila una manata a Dodô in mezzo all’esultanza viola e si prende un’ammonizione che fotografa il clima della partita.
La Fiorentina spinge, trascinata da un Kean in ottima forma. Prima si invola e calcia alto sul primo palo, poi chiama in causa Diego Carlos, che lo anticipa con una scivolata da manuale e tiene il Como in vita. Piccoli, di testa, alza troppo. Ogni volta che i viola accelerano sembrano sul punto di chiuderla, ma la mira tradisce e il punteggio resta in bilico.
E così il Como, che fino a quel momento aveva solo rincorso, trova la sua occasione: al 21’ un cross perfetto di Kuhn pesca Perrone tutto solo. Ma il colpo di testa, da posizione ideale, si perde alto.
Respiro di sollievo per Pioli, che subito dopo deve fare i conti con una tegola inattesa: Lamptey, al debutto da titolare, si arrende per un infortunio al ginocchio. Dentro Fortini, ragazzo del vivaio, chiamato a reggere il peso di un’esordio in Serie A.
Il finale di frazione è un’altalena di emozioni. Nico Paz inventa, Morata scatta alle spalle della difesa e si ritrova a tu per tu con De Gea: lo spagnolo prima respinge di istinto, poi si supera anche sulla ribattuta, con due interventi che valgono quanto un gol segnato. Subito dopo il VAR regala altri brividi: rigore assegnato al Como per un contatto tra Perrone e Nicolussi Caviglia, poi corretto in punizione dal limite. Infine Diego Carlos trova anche la via della rete, ma il fuorigioco alza la bandierina e spegne la gioia lariana.
Orgoglio lariano
Il secondo tempo di Fiorentina-Como si apre tra tensione e qualche imprevisto tecnico (ritardo per problemi tecnici al microfono del direttore di gara), ma soprattutto con un Como più audace, pronto a prendersi la scena dopo un primo tempo in cui era rimasto in equilibrio tra nervosismo e occasioni sprecate.
L’avvio della ripresa vede i viola confermare il proprio assetto- Il Como, invece, cambia Vojvoda con Jesus Rodriguez e alza il ritmo, provando a fare la partita con coraggio. Al 53’, la prima occasione importante: Kuhn intercetta un pallone sulla trequarti e serve Sergi Roberto, che calcia di prima intenzione verso la porta. De Gea si distende con un intervento plastico e nega il pari, costringendo il Franchi a un silenzio carico di tensione.

Il pareggio arriva poco dopo, al 65’. Su una punizione dalla trequarti, Nico Paz calcia con precisione verso il cuore dell’area, e Kempf, più alto di tutti, insacca di testa. L’1-1 esplode tra il popolo lariano: il Como trova finalmente il gol che vale il pari e restituisce brividi continui a una Fiorentina incapace di chiudere la partita.
La squadra viola prova a reagire, ma non riesce a creare azioni veramente pericolose. Al 75’, un cross del Como dalla sinistra porta Fortini a rischiare l’autogol sul primo palo: De Gea c’è, devia in angolo e salva i suoi dall’ennesima sofferenza. La squadra di Pioli appare nervosa, quasi incapace di trovare il guizzo necessario a rimettere la partita sui propri binari, mentre il Como cresce di fiducia e sfiora più volte la seconda rete.
Gol vittoria al 94'
Alla fine arriva il colpo di scena: al 94’ Addai riceve palla da Nico Paz, punta deciso la porta e scaglia un destro secco che trafigge De Gea, regalando al Como il 2-1 all’ultimo respiro.
Una doccia gelata per la Fiorentina, ancora a secco di vittorie e ferma a soli 2 punti, mentre i lariani festeggiano la seconda vittoria stagionale, conquistata con cuore e determinazione fino all’ultimo istante.