Il Napoli riparte come sanno fare le squadre che hanno carattere. Dopo lo scivolone di Udine, gli azzurri si presentano allo Zini con la sicurezza di chi ha appena alzato un trofeo e trasformano l’entusiasmo della Supercoppa in una vittoria limpida, mai davvero in discussione. La Cremonese viene archiviata con un 2-0 che racconta solo in parte la differenza vista in campo.
Il volto della giornata è quello di Rasmus Højlund, implacabile nel colpire due volte e nel chiarire fin da subito la gerarchia del match. Attorno a lui, il Napoli di Conte si muove compatto, ordinato, con la fame di chi non ha alcuna intenzione di rallentare. È una risposta forte, quasi un manifesto, a chi aveva intravisto crepe dopo l’ultimo turno di campionato.
Tre punti che pesano, perché riportano gli azzurri momentaneamente al secondo posto e li rimettono al centro della corsa, in attesa di Atalanta-Inter.
Uragano Højlund
Fin dal primo minuto, la squadra di Conte domina la scena con un Napoli che impone il proprio gioco e non lascia spazio alla Cremonese. Con il pallone tra i piedi, gli azzurri fanno immediatamente vedere di essere in pieno controllo della partita, ma è Rasmus Højlund a prendere la scena con una prestazione sensazionale e una doppietta decisiva.
Il vantaggio azzurro arriva al 13’ con il centravanti danese che, ben posizionato in area, raccoglie il rimpallo di un tiro di Spinazzola respinto dalla difesa e batte Audero da posizione ravvicinata. Un gol che sblocca il match, ma che non appaga le ambizioni del Napoli, che continua a spingere senza concedere spazi ai grigiorossi.
Poi, al 45’, arriva il raddoppio: Politano mette in area un cross preciso, che subisce una deviazione di McTominay e finisce sui piedi di Højlund, completamente solo. Il numero 19, ancora da due passi, sigla la sua doppietta e chiude il primo tempo con il Napoli avanti 2-0. Ancora una volta la difesa della Cremonese si lascia sorprendere dal fisico e dalla lucidità dell'attaccante azzurro, che non perdona.

La Cremonese, pur se organizzata e compatta, non riesce ad essere incisiva nelle sue ripartenze. Seppur pronta a sfruttare ogni occasione di attacco, come al 27' quando Zerbin cade in area ma l'arbitro non concede il rigore, i grigiorossi non riescono mai a mettere in difficoltà Milinkovic-Savic. L’unica occasione degna di nota arriva al 16’, quando un tiro di Bianchetti da centro area vola alto sopra la traversa, senza impensierire il portiere partenopeo.
Cremo annullata
Nel secondo tempo, la squadra di Conte si muove con la stessa grinta e lucidità che l’ha contraddistinta nei primi 45 minuti. A dispetto del doppio cambio della Cremonese (Moumbagna e Johnsen al posto di Barbieri e Sanabria, al 60’), i padroni di casa non riescono a far breccia nella difesa del Napoli. Il pressing offensivo dei grigiorossi c'è, ma è costante e prevedibile, mentre gli azzurri si rendono perfettamente organizzati nel chiudere gli spazi e nel ripartire con velocità.
La Cremonese cerca più volte di alzare il ritmo, ma trova sulla sua strada una formazione sempre attentissima. Al 55’, Sanabria, che prova a farsi spazio in area, è contrastato da Milinkovic-Savic, il quale salva tutto con un intervento tempestivo e decisivo. Lo stesso portiere azzurro si rende protagonista più volte, bloccando ogni tentativo di colpo da parte degli attaccanti grigiorossi.
La partita si incanala così verso il suo epilogo, ma Højlund, protagonista assoluto del match, non si ferma. Al 50’, dopo una grande ripartenza in velocità, l’attaccante danese fa tremare ancora Audero con un tiro che finisce di poco fuori. Ma non è finita: venti minuti più tardi, l'ex Atalanta e United torna a farsi sentire con un sinistro in corsa che impegna nuovamente il portiere avversario. La sensazione è che il Napoli sia in totale controllo, con l’attaccante danese che non accenna a fermarsi e continua a essere una costante minaccia per la difesa avversaria.

Tanti sussulti che consolidano il dominio azzurro sul campo, con il Napoli che continua a controllare il gioco senza mai rischiare. Il tempo scorre, la Cremonese non riesce a scuotere l'equilibrio, e il risultato rimane invariato fino al fischio finale, che sancisce una vittoria chiara e meritata. Un successo che certifica il grande momento di Højlund, protagonista assoluto, e di un Napoli tornato a fare la voce grossa, fresco vincitore della Supercoppa Italiana e pronto a riscattare il periodo difficile lontano dal Maradona. Dopo l'1-0 subito a Udine e le sette sconfitte nelle ultime nove trasferte, gli azzurri ritrovano il sorriso e un'importante solidità fuori casa.
