Il morale della città è a terra, lo spogliatoio mostra qualche nervosismo singolo, la delusione è collettiva. Non è stato un bel risveglio quello di Napoli dopo il crollo di Eindhoven in Champions League, dove la squadra azzurra ha segnato una delle notti peggiori della sua storia.
La squadra è tornata stamattina in città cercando di cancellare subito la serata maledetta: nel weekend arriva al Maradona l'Inter delle sette vittorie consecutive e quello che doveva essere il match tra le due favorite del campionato rischia di diventare in un altro incubo.
Problema di uomini o di modulo?
Una situazione chiara anche alla squadra come spiega Scott McTominay al sito UEFA: "Dobbiamo imparare a difendere meglio - ha detto - soprattutto quando restiamo in dieci. Nel calcio c'è sempre un'altra partita che arriva subito dopo, quindi dobbiamo lasciarci alle spalle la delusione e migliorare. È una stagione lunga e non possiamo perdere la testa".
La sfida contro i nerazzurri potrebbe però essere anche la chiave che riaccende il Napoli: la squadra è a un bivio, o si ritrova o rischia il crollo. Sulla situazione pesano sicuramente gli infortuni. Ma comincia a pesare anche il cambio di modulo con il 4-1-4-1 che toglie un esterno e porta anche a oscurarsi a vicenda De Bruyne e McTominay, con molti tifosi che vorrebbero tornare al 4-3-3.

Conte chiede un cambiamento di mentalità immediato, ma ha anche messo le mani avanti. "Serve ritrovare - ha detto ieri sera a caldo - lo spirito dell'anno scorso che ci ha fatti straordinari con pochissimi giocatori. Non è facile e anche sbagliato inserire 9 giocatori nuovi, ma lo dovevamo fare. Ora serve un bagno di umiltà, qualcuno a Napoli butta fumo ma bisogna dire la verità. Con il club abbiamo condiviso scelte sapendo che questa annata sarà molto complessa".
Servono soprattutto gli assenti, a cominciare da Hojlund che il club spera di riavere per la sfida all'Inter, visto che Lucca non sta garantendo il peso offensivo che la squadra si aspettava e ha perso la pazienza facendosi espellere. Ma non è il solo di cattivo umore, come ha dimostrato Lang alle tv olandesi: "Gioco poco? Preferisco - ha detto - non dire nulla. Ogni giocatore vuole giocare, credo che questo dica tutto. Io mi sto allenando duramente. Se parlo con l'allenatore? Non così tanto".

Rivoluzione al 'Maradona' in vista degli Europei del 2032
Scricchiolii da riparare per una città che guarda anche al futuro con il nuovo piano di ristrutturazione del Maradona. Gli interventi riguardano tre diversi ambiti: il campo di gioco e le tribune, le zone esterne e la copertura. È prevista una nuova configurazione del primo anello, la progettazione di Skybox, Field box e posti vip in tribuna centrale, la sistemazione del campo di gioco, l'adeguamento di bagni e bar e spazio ospitality, l'apertura di attività commerciali fino a 30mila metri quadrati, con l'eventuale museo 'Maradona exprerience'.
E ci sarà la svolta green: sulla copertura (che potrà essere estesa o sostituita con una nuova) verranno installati dei pannelli e pellicole solari ed è previsto un sistema che consenta di riutilizzare l'acqua piovana raccolta per l'irrigazione del campo.
"La candidatura per Euro 2032 - ha spiegato il Comune - è una sfida che vogliamo cogliere con ambizione e responsabilità, offrendo alla città un impianto all'avanguardia, capace di generare valore sportivo, culturale ed economico".