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Napoli, Conte torna a Lecce: "Partita diversa dalle altre, ora capiamo che fastidio possiamo dare"

Antonio Conte durante Napoli-Torino
Antonio Conte durante Napoli-TorinoCARLO HERMANN / AFP
Antonio Conte torna nella sua Lecce per una sfida cruciale nella corsa Scudetto, consapevole del valore emotivo del match e fiero dei traguardi già raggiunti con il Napoli. Ora si tratta di capire quanto “fastidio” gli azzurri potranno ancora dare nella lotta al titolo di Serie A.

"Quella di domani è una partita importante per noi e per il Lecce, ma non è la più importante dell'anno. Mancano ancora quattro gare sia per noi che per loro". Antonio Conte conosce bene il valore del match di domani in Salento e sa anche che il ritorno nella sua città di origine non può non toccare le corde dei sentimenti.

"È sempre una partita diversa dalle altre - ammette - Sono nato e diventato uomo a Lecce, sono leccese. I sentimenti che ho nei confronti di Lecce non me li potrà cambiare nessuno. Resterò sempre fedele a questa città. Anche se vivo a Torino ho casa a Lecce, ho mamma, papà. Nell'anno sabbatico ho vissuto tanto a Lecce, lì ho i miei amici. In quello stadio e in quella società sono cresciuto, prima di andare altrove".

Le scelte di formazione? Nell’emergenza abbiamo sempre cercato la formula giusta. Magari all’inizio non era quella giusta come contro il Monza, siamo partiti in un modo e siamo finiti in un altro. Dipende tutto dal risultato, se arriva è la formula giusta. Cerchiamo di fare di necessità virtù, proviamo a mettere i giocatori migliori. I principi comunque sono rimasti gli stessi, altrimenti non ci sarebbe la miglior difesa d’Europa”.

La situazione in classifica del Napoli
La situazione in classifica del NapoliFlashscore

"Stiamo cercando di fare qualcosa di inimmaginabile"

Sulle possibilità di vincere lo Scudetto nelle battute finali: "La storia? Ognuno ha la sua, non credo che la storia sia un marchio indelebile e quindi sia obbligatorio che vada così, ci sono anche gli altri. Qualche Scudetto l'ho vinto e stiamo cercando di fare qualcosa di inimmaginabile, incredibile che potrebbe sicuramente portare grande entusiasmo all'ambiente, lo sappiamo, e sarebbe eccezionale, ma non abbiamo fatto niente, io il calcio lo conosco e serve grande attenzione".

"Il mio monito all'ambiente è di restare uniti, qualsiasi cosa accadrà domani mancheranno 3 partite e partiamo da una base, saremo in Champions l'anno prossimo ed è importante, oggi ci giochiamo lo Scudetto e deve essere un piacere ed un orgoglio che in soli due anni il Napoli torni a competere per l'obiettivo principe, ma non ci affossiamo da soli, sarebbe stupido e provinciale".

"L'obiettivo principale è stato raggiunto con anticipo, siamo in Champions e sapete quanto conta economicamente per tutti i grandi club, l'altro obiettivo che ci eravamo prefissati e di cui avevo parlato era di dare fastidio, secondo obiettivo centrato perché lo stiamo dando, ora il terzo è capire che tipo di fastidio vogliamo dare, se è un fastidio importante oppure un fastidio che ha tenuto in bilico il campionato".