Olivera vorrebbe riprendersi la maglia azzurra dall'inizio del match, mentre Neres non vede l'ora di rientrare in campo ma dovrà aspettare ancora un po': diverse le questioni da sciogliere per il Napoli in vista della sfida di domenica a Venezia. Un match che dà il via al rush finale verso lo Scudetto, contro la squadra di Di Francesco in piena lotta per non retrocedere.
Il tecnico azzurro Conte sembra orientato a rimanere sul 3-5-2 come modulo, confermando la difesa con Di Lorenzo, Rrahmani e Buongiorno, e anche Gilmour a centrocampo, in scambio di idee e aperture di gioco con Lobotka.
Il dubbio ora nasce sulla fascia sinistra, dove nelle ultime settimane ha giocato Spinazzola che però nella gara contro la Fiorentina è arrivato molto stanco nel finale, mentre dalla panchina scalpita Olivera che vorrebbe tornare in campo dall'inizio per dare una mano sia in attacco che coprendo in fase difensiva.

Occhio a non sottovalutare il Venezia
Conte studia la forma della squadra, determinato a incassare una vittoria a Venezia per poter guardare con serenità allo scontro diretto Atalanta-Inter di domenica sera domenica.
Una trasferta, quella al Penzo, da non sottovalutare, nonostante i 41 punti di differenza tra le due squadre. Non solo per la determinazione degli arancioneroverdi di lottare fino all'ultimo per la salvezza, ma anche perché storicamente la compagine veneta ha sempre reso difficile la vita al Napoli davanti al proprio pubblico, rimanendo imbattuto in cinque dei sette precedenti tra le due formazioni disputati a Venezia in Serie A (2 vittorie, 3 pareggi).

Inoltre, gli ultimi risultati hanno rinvigorito la squadra di Eusebio Di Francesco, che ha fermato Lazio, Atalanta e Como nelle ultime tre giornate, subendo un solo gol. Con un altro pareggio, potrebbe restare imbattuta per quattro partite consecutive in massima serie, un risultato che non si verificava dal periodo tra marzo e aprile del 2000.
Nicolussi Caviglia e Oristanio i più pericolosi
Il fulcro del gioco del Venezia è senza dubbio Hans Nicolussi Caviglia, che con i suoi 1293 tocchi di palla (secondo per passaggi tra i compagni, dietro solo ai 1644 di Jay Idzes) è determinante nella costruzione delle azioni offensive. In questa stagione, il classe 2000 sta dimostrando straordinarie doti balistiche nelle situazioni di palla inattiva, da cui i lagunari hanno già realizzato il 61% dei loro gol in campionato (14 su 23).
Ben quattro dei sei suoi contributi diretti si sono verificati in queste circostanze: due assist (uno da corner, l'altro da punizione) e due reti su punizione diretta, un primato assoluto nei cinque maggiori campionati europei. Tra i giocatori attualmente in rosa al Venezia, l'ex Juventus è quindi il protagonista principale in termini di contributo offensivo in questa stagione, con sei marcature totali (4 gol e 2 assist).

Subito dietro, con cinque partecipazioni al gol (2 reti e 3 assist), c'è Gaetano Oristanio, che si prepara a essere un altro osservato speciale dalla difesa del Napoli. Il fantasista classe 2002 è infatti il giocatore italiano con più dribbling riusciti in questa Serie A (48), preceduto solo da Rafael Leão (50) e Nico Paz (57).
Inoltre, Oristanio è il calciatore del Venezia che ha creato il maggior numero di occasioni da gol (31), ha servito il maggior numero di assist (tre) e ha tentato la conclusione più volte (34 tiri), confermandosi un elemento fondamentale nel gioco offensivo della squadra di Eusebio Di Francesco.
Conte ritrova Neres ma procede con cautela
Dall'infermeria arrivano anche buone notizie per Neres, che ormai ha superato l'infortunio che lo tiene fuori dal 10 febbraio. Il brasiliano, però, non è stato convocato per Venezia in vista di un suo possibile ritorno a pieno regime nel big match del dopo sosta contro il Milan al Maradona. Un recupero prezioso per un Napoli che comunque nella sosta dovrà salutare molti giocatori convocati in nazionale tra cui anche Lukaku, che è stato chiamato dall'ex tecnico azzurro Garcia, ora nuovo ct del Belgio.
Il tecnico azzurro cerca il ritorno al successo esterno che manca agli azzurri dal 3-2 rifilato all'Atalanta il 18 gennaio. Il gruppo azzurro è unito e ben determinato a provare fino in fondo a portare a casa lo scudetto, obiettivo ormai dichiarato dal tecnico, peraltro elogiato dal portiere Meret: "Conte - spiega - da quando è arrivato ha alzato il livello negli allenamenti, nell'intensità, nel gruppo. Tutti si sacrificano per gli altri. Gli allenamenti sono duri, ma ti lascia sbagliare, ripeti anche dieci volte l'azione fino a quando non esce bene".
"È pesante fisicamente e mentalmente ma ti dà fiducia e ti fa migliorare. Ha la capacità di tenerci sempre concentrati su quello che facciamo in settimana e durante gli allenamenti. Non vuole si abbassi mai l'attenzione".