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Montero esulta: "Venuto fuori l'orgoglio", Motta: "Oggi festeggio, del futuro ne parleremo"

Montero e Motta
Montero e MottaAFP
Le parole dei tecnici di Juventus e Bologna dopo il 3-3 di stasera

"Una situazione speciale per me, non si può descrivere. Mi hanno dato una gioia molto importante, mi dispiaceva per loro. Da due giorni sono qua e mi hanno trattato con molta umiltà, non mi conoscono e per trovare certe vittorie bisogna essere grandi uomini. Loro per me lo sono". Così Paolo Montero, intervistato da Dazn dopo il 3-3 tra il Bologna e la sua Juventus

L'uruguaiano, interino dopo il licenziamento di Massimiliano Allegri, ha commentato la rimonta dei suoi uomini in una partita che secondo lui ha avuto l'esito che meritava: "Dopo una vittoria importante che i ragazzi hanno ottenuto mercoledì mentalmente si cala. E contro una di queste squadre come il Bologna si fa fatica. Partita importante, e dopo il calo è uscito l'orgoglio. I ragazzi hanno mostrato attaccamento alla maglia".

Alla fine, Montero ha anche fatto i complimenti al suo rivale di oggi, quel Thiago Motta che potrebbe succedergli proprio sulla panchina bianconera: "Gli ho fatto i complimenti. Noi abbiamo vissuto 45 giorni a Coverciano, l'ho conosciuto lì, andavamo a cena e parlavamo. Ho fatto i complimenti soprattutto per come gioca la sua squadra. È un grande uomo e si merita questo".

Le statistiche del match
Le statistiche del matchStats Perform

Motta

È stato interrogato sul suo futuro immediato il tecnico del Bologna, che ha invece preferito parlato di quanto fatto quest'anno: "Abbiamo fatto una grande stagione fino ad oggi, che è un giorno di grande festa e dobbiamo godere di questo momento tutti insieme. Del futuro ne parleremo internamente col presidente. Quello che decideremo lo comunicheremo insieme, adesso è il momento del Bologna. E di continuare con un'energia bellissima e positiva".

Alla domanda sul fatto che se si fosse aspettato un risultato del genere come quello della Champions League, Motta è stato chiaro: "Avrei firmato subito, ma sarebbe stato delirante. Per come abbiamo iniziato la stagione non era scontato, questi risultati...però dal primo giorno di lavoro si sono presentati con una grande voglia di migliorarsi, aiutarsi, rispettarsi, sapere che la competizione tra loro è sana. Quando hanno giocato hanno fatto bene, da fuori aiutavano i compagni con spirito di squadra fondamentale per un gruppo che ambisce all'obiettivo della Champions che siamo riusciti a ottenere":

Poi, un commento finale su Calafiori, stasera devastante e autore di una doppietta: "Può fare tutto perché è coraggioso e crede in se stesso. Era arrivato terzino, alla fine possiamo cercare di proporre qualcosa ma è lui a dover essere convinto. In quel aspetto lì devo frenarlo e non spingerlo, ma è una cosa bella. Devo gestirlo e orientarlo. Se fa un ruolo solo, un giocatore deve essere un fenomeno. Sennò deve saper interpretare tutti i ruoli anche durante la partita. Muoversi e trovarsi in posizioni che non sono le stesse. Deve saper interpretare. Il ragazzo deve avere grande intelligenza calcistica, uno può orientare".