Alla vigilia della finale di Coppa Italia contro il Bologna, Tijjani Reijnders si racconta in un’intervista a The Athletic senza filtri né giri di parole. Il centrocampista olandese del Milan, tra i più costanti della stagione rossonera, analizza il percorso della squadra con lucidità e senso critico, consapevole che il bilancio non può essere soddisfacente.
“No, no, no. Non possiamo dire in caso di vittoria che la nostra sia stata una buona stagione”, spiega senza esitazioni. “Certo, vinceremmo due trofei, ma il Milan deve competere per lo Scudetto ed andare il più avanti possibile in Champions League. Questo non è successo. Fortunatamente abbiamo una finale da giocare che ci può permettere di vincere un altro trofeo. Ma no. È un mix di sensazioni”.
Un’analisi amara, figlia di una stagione altalenante, in cui il Milan ha accumulato 14 punti in meno rispetto allo scorso campionato: “È frustrante, perché noi abbiamo qualità”. Il problema, secondo Reijnders, è stata la discontinuità: “Abbiamo vinto contro il Real Madrid per esempio e poi pareggiato col Cagliari”.

Un’annata complicata anche per il cambio in panchina: “È sempre diverso quando arriva un nuovo allenatore. Deve trasmettere velocemente le sue idee. A volte siamo stati sfortunati. A volte non eravamo presenti dall'inizio della partita”.
Ora però c’è il Bologna, ostacolo per chiudere la stagione con due trofei: “Sono una squadra complicata da affrontare. Giocano uno contro uno per tutto il campo, quindi dobbiamo fare tanti movimenti durante la partita. Noi però non dobbiamo scendere in campo ed avere paura del Bologna. Siamo il Milan e dobbiamo dimostrarlo”.
Tra presente e futuro, Reijnders trova anche spazio per un piccolo omaggio personale: Kevin De Bruyne. Il centrocampista del Manchester City è stato il suo principale punto di riferimento nella crescita calcistica: “Quando ero piccolo seguivo tanto il Barcellona. Poi sono cresciuto e ho cominciato a seguire Kevin De Bruyne. Guardavo ogni sua partita, le clip su YouTube, soprattutto il modo in cui scansionava il campo prima di ricevere la palla, così sapeva sempre dove fosse lo spazio. Cerco di fare lo stesso”.
Reijnders, l’erede designato di De Bruyne al City?
Il Manchester City è pronto a rinnovare profondamente il suo centrocampo e tra i nomi in cima alla lista di Pep Guardiola c’è Tijjani Reijnders. Il tecnico catalano è rimasto colpito dalla stagione del centrocampista olandese al Milan, considerandolo un possibile rinforzo chiave per rilanciare la squadra dopo un’annata complicata.
I Citizens hanno già avviato contatti esplorativi con l’entourage del classe ’98, fresco di rinnovo con il Milan fino al 2030. Il club rossonero lo considera centrale nel progetto e non intende cederlo, se non di fronte a un’offerta irrinunciabile. Difficile, ma non impossibile.
Reijnders, da parte sua, non ha mai nascosto l’ammirazione per Kevin De Bruyne. E proprio il belga lascerà il City a fine stagione, aprendo un vuoto che Guardiola vorrebbe colmare con un centrocampista totale.
Oltre a Reijnders, il club inglese segue anche Florian Wirtz e Morgan Gibbs-White. Ma per Pep, il milanista è in cima alla lista.