Tutto è pronto per l'ennesimo epico derby della Madonnina, con Milan e Inter pronte a sfidarsi ancora una volta, a meno di un mese dalla Supercoppa Italiana. Un incontro che, per il tecnico rossonero Sérgio Conceição, evoca ricordi decisamente favorevoli, dato che la sua squadra aveva sorpreso tutti con una vittoria in rimonta che aveva acceso l'entusiasmo. Da quel trionfo, tuttavia, il portoghese ha dovuto affrontare numerose difficoltà.
Tra un mercato turbolento e una mini-rivoluzione tattica e mentale in atto, Conceição si è infatti trovato a dover fare i conti con una squadra che ha spesso mostrato una carenza di carattere, arrivando anche a scontrarsi frontalmente con Calabria e a mettere in discussione una rosa costruita forse con troppo poco criterio durante la scorsa estate.
Se per il Milan il momento attuale non è certo dei più idilliaci, la situazione dell'Inter, al contrario, appare ben più rosea. La compagine nerazzurra sembra attraversare un periodo di grazia, navigando a vele spiegate in tutte le competizioni: gli ottavi di finale di Champions League sono ormai acquisiti, e una vittoria nel recupero contro la Fiorentina potrebbe proiettarla in vetta alla Serie A, a pari punti con il Napoli. Due squadre diametralmente opposte per forma, stile di gioco e, ovviamente, colori sociali, ma accomunate dalla storica rivalità che da sempre divide la città di Milano in due fazioni contrapposte.
Maggioranza rossonera
Il derby, in programma per la 23esima giornata di Serie A, vedrà il Milan affrontare l’Inter tra le mura amiche, con il tradizionale vantaggio legato al tifo e al clima di San Siro. Tuttavia, l’ambiente rossonero non offre certezze: i tifosi inciteranno la squadra, o torneranno a schierarsi, come accade da tempo, contro la dirigenza?
Dall’altra parte, l’Inter ha un solo pensiero in testa: vendicare le sconfitte subite all'andata di campionato e nella finale di Supercoppa a Riad. Quella partita sembrava l’occasione ideale per il rilancio del Diavolo, galvanizzato dall’esordio vincente sotto la guida di Sérgio Conceição, pronto a risollevarsi dopo un avvio di stagione tutt’altro che brillante.

Tuttavia, da allora il Milan ha faticato più del previsto, ottenendo solo due vittorie nelle ultime quattro giornate di campionato. Nel frattempo, il sogno di una qualificazione diretta agli ottavi di Champions League è sfumato a causa di una sconfitta sorprendente contro la Dinamo Zagabria.
Per l'Inter, reduce da sette vittorie consecutive in trasferta senza subire gol, si presenta quindi l’occasione ideale per capitalizzare il momento di difficoltà dei rossoneri e infliggere una sconfitta che potrebbe minare definitivamente le certezze degli eterni rivali.
Con il Diavolo relegato al settimo posto e distante ben 16 punti dalla squadra di Simone Inzaghi, per i rossoneri questa rappresenta una delle ultime chance per riaccendere le speranze di qualificazione alle competizioni europee. Un'opportunità che il Milan non può permettersi di fallire, dopo aver già sprecato numerosi punti preziosi in questa stagione.
Le scelte dei due allenatori
Ottime notizie per l’Inter, con il recupero di Calhanoglu che permette a Simone Inzaghi di contare su tutti (o quasi) gli effettivi. In difesa, spazio a Pavard, De Vrij e Bastoni, con i soliti intoccabili Dumfries e Dimarco sulle corsie esterne. In mediana, il turco, grande ex della giornata, prenderà il posto di regista, affiancato da Barella e Mkhitaryan. In attacco, come di consueto, Inzaghi si affida alla Thu-La, con il capitano argentino in uno stato di forma straordinario e pronto a colpire nuovamente il Milan.
Dall'altro lato, la situazione in casa rossonera è più complessa. Con Morata trasferitosi al Galatasaray, il Milan dovrà fare affidamento su Abraham in attacco, almeno fino all’arrivo del nuovo acquisto Santiago Gimenez. Anche la difesa presenta incognite, con il debutto di Kyle Walker, chiamato a una prova difficile.
Da capire il ruolo in cui verrà impiegato, vista la persistente volontà della dirigenza di cedere Tomori (in orbita Tottenham). Restano confermati Pavlovic e Theo Hernandez. A centrocampo, in assenza di Fofana, Bennacer e Musah dovrebbero formare la coppia di mediani, con Reijnders sulla trequarti, affiancato da Pulisic e Leao.