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Milan, è Nkunku il nuovo volto dell'attacco: riuscirà a fare colpo sulla Serie A come in Germania?

L'esultanza di Christopher Nkunku
L'esultanza di Christopher NkunkuJustin Setterfield / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP
Dopo aver brillato al Lipsia e affrontato alti e bassi a Londra, il francese è pronto a fare il suo ingresso nell'universo rossonero. Con 35 milioni di euro più bonus, il Milan scommette su un talento completo, capace di agire in più ruoli offensivi. Ma l'interrogativo è: riuscirà a replicare a Milano l'exploit che ha stregato la Bundesliga?

Cinque anni di contratto, 35 milioni di euro sul tavolo subito, più bonus che potrebbero far lievitare il conto fino a 42. Nessun tira e molla, nessuna telenovela: trattativa chiusa in tempi record. Il Milan ha deciso di non perdere tempo e si è preso Christopher Nkunku, pronto a diventare il nuovo volto dell’attacco rossonero.

Il Milan ci riprova con una vecchia abitudine che, negli ultimi anni, ha pagato bene: pescare tra gli esuberi del Chelsea e tirarci fuori oro. È successo con Tomori, che da panchinaro a Londra è diventato fondamentale in rossonero. È successo con Pulisic, rinato a Milano con gol, assist e leadership. Loftus-Cheek ci sta ancora lavorando, ma la strada è tracciata.

Adesso tocca a Nkunku. E se il talento è quello visto ai tempi del Lipsia, allora c’è davvero da sorridere.

Le statistiche di Nkunku nella stagione 2021/22
Le statistiche di Nkunku nella stagione 2021/22Opta by Statsperform / Odd ANDERSEN / AFP

Chi è Christopher Nkunku: profilo e carriera

Parlare di Nkunku come semplice “attaccante” è limitante. È un giocatore che vive tra le linee, si nutre di libertà e imprevedibilità. Può partire largo, agire da seconda punta, muoversi da falso nove o infilarsi in area come un centrocampista d’inserimento. Un talento liquido, difficile da ingabbiare in una sola definizione.

Formatosi nel vivaio del PSG, esordisce con i parigini nel 2015 ma non riesce mai a trovare continuità. Troppa concorrenza, troppo talento attorno. Così, nel 2019, sceglie la via del rischio e si trasferisce in Germania, al Lipsia, dove si impone come protagonista assoluto della Bundesliga. Da trequartista a finalizzatore completo, affina tiro, dribbling e lettura degli spazi, diventando letale negli inserimenti.

La stagione 2021/22 rimane il suo picco: 35 gol totali, 6 in 6 partite di Champions League, e il titolo di miglior giocatore della Bundesliga.

L’anno successivo realizza 23 reti prima di trasferirsi al Chelsea, dove però le statistiche calano: 17 gol in 49 partite distribuite in due stagioni. Gli infortuni, che gli costano anche il Mondiale, e la mancanza di continuità ne limitano il rendimento. 

Il passato al Chelsea, però, non racconta tutta la verità. Il Milan lo sa bene. E adesso, dopo aver trasformato “scarti” in risorse, sogna di fare centro di nuovo. Magari con un Nkunku tornato ai fasti del Lipsia.

Come lo utilizzerà Allegri? Un rebus offensivo tutto da risolvere

Con un giocatore come Nkunku, il primo dilemma non è se giocherà. Ma dove. L’investimento fatto, e la qualità del francese,  lasciano pochi dubbi sul fatto che sarà un titolare. Il problema, semmai, è incastrarlo in un sistema dove manca ancora una figura chiave: il centravanti.

A Lecce, ad esempio, toccherà ancora a Santiago Giménez guidare l’attacco. Ma con Nkunku pronto e Leão pienamente recuperato, le opzioni offensive cominciano a farsi interessanti. Allegri ha già provato il portoghese come centravanti atipico, sfruttandone velocità e profondità. Con Pulisic e Nkunku alle sue spalle, in un ipotetico 3-4-2-1, il Milan potrebbe diventare una macchina da transizioni, capace di colpire da ogni angolo.

La zona centrale, con Leão libero di muoversi, potrebbe essere occupata a turno proprio da Nkunku e Pulisic, in un continuo scambio di ruoli. E con un centrocampo a tre alle spalle, Allegri avrebbe finalmente l’equilibrio giusto per reggere la presenza di tre giocatori offensivi contemporaneamente.

Difficile, almeno per ora, immaginarlo come prima punta pura. Non è nel suo DNA. E anche per questo il Milan continua a guardarsi intorno.

Il profilo ideale per l'attacco? Non per Tare

Il dubbio, infatti, lo ha sollevato lo stesso Igli Tare, a fine giugno, quando parlando del mercato aveva dichiarato: “Stiamo cercando un attaccante con caratteristiche diverse da Gimenez, un po’ alla Giroud.”

Nkunku, da questo punto di vista, è l’opposto. Non è un uomo d’area, non è un giocatore da sponde e gol sporchi. Non è, insomma, il terminale classico che completa il mosaico. Ed è proprio qui che si apre lo spazio per un’altra mossa. Da qui a lunedì alle 20, ultima curva del mercato, qualcosa potrebbe ancora succedere.

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Il centravanti “alla Giroud” resta nel mirino. Nkunku, nel frattempo, si prepara a fare ciò che gli riesce meglio: muoversi tra le righe, confondere le difese e inventare calcio.