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Milan, è il giorno di Gimenez: "Io e il Milan lo stesso spirito infuocato" e Ibra fa mea culpa

Gimenez e Ibrahimovic
Gimenez e Ibrahimovicwww.ACMilan.com
Giorno di presentazioni in casa Milan dopo la chiusura del calciomercato invernale. Il neo attaccante rossonero è stato introdotto alla stampa con al fianco il seniro advisor di RedBird Zlatan Ibrahimovic che ha fatto un bilancio di questa stagione fino adesso.

"Io voglio lasciare la mia impronta in questa squadra. Il Milan è un vestito fatto su misura. C'è forza, potenza, fame di vittoria. Anche io ho lo stesso spirito infuocato del Milan. Anche io ho questa voglia di vincere".

Santiago Gimenez, nuovo attaccante del Milan arrivato dal Feyenoord dopo una lunga trattativa iniziata addirittura la scorsa estate, si presenta in conferenza stampa promettendo di dare il massimo per la maglia rossonera.

Ha scelto il numero 7. "Era di Sheva e poi perché nella Bibbia è il numero perfetto", racconta. In questi mesi in cui il Milan si è sempre dimostrato interessato, Gimenez è rimasto concentrato sul campo: "Sapevo che le porte restavano aperte ma io cerco solo di concentrarmi sul gioco. Sono un uomo di fede e lascio tutto nella mani di Dio".

E il calcio, che spesso intreccia i destini, lo metterà subito di fronte ad una sfida importante tra passato e presente con i playoff di Champions contro il Feyenoord. "Sarà bellissimo, un incontro speciale. Erano la mia famiglia e lo resteranno".

Il bilancio di Ibra

La presentazione dell'attaccante messicano è stata anche l'occasione per il senior advisor di RedBird Zlatan Ibrahimovic di fare un bilancio della sessione invernale di calciomercato che si è appena conclusa.

"Ieri è stata una giornata molto intensa ma sempre sotto controllo. È stato molto interessante perché ci sono tanti movimenti, con un countdown. Però tutto quello che abbiamo fatto è quello che avevamo cercato, come team. Non siamo contenti della classifica, ma abbiamo rinforzato la squadra. Cinque giocatori fuori e cinque dentro. Siamo soddisfatti: questa sarà la squadra che cambierà la situazione".

Ibrahimovic ha infine fatto una sorta di mea culpa per come era stata assemblata la squadra questa estate e ponendo l'accetto sul peso dei tifosi rossoneri.

"Contestazione dei tifosi? So che l'ultimo scudetto che ho vinto è grazie ai tifosi. Il Milan non era nella top 4 e ha vinto il titolo. Con i tifosi il Milan ha doppia forza. Sono importanti, c'è grande differenza quando c'è tifo e quando c'è silenzio. Stiamo lavorando, siamo concentrati e stiamo facendo tutto per portare risultati".

La società però si è mossa molto sul mercato anche per dimostrare di essere reattiva e provare a cambiare le sorti del Milan: "Ad inizio campionato credevamo in quello che avevamo fatto. Ma non siamo soddisfatti della situazione e abbiamo cambiato. Abbiamo alti e bassi ma siamo gli unici ad avere un trofeo. Vogliamo fare di più, abbiamo fame".