"Pulisic? È fuori, non mi va di bluffare. Ha ancora un po' di fastidio, niente di grave ma non vogliamo rischiare perché abbiamo partite importanti e non vogliamo che peggiori. Domani non ci sarà": lo annuncia Sergio Conceiçao, tecnico del Milan, alla vigilia della sfida contro la Juventus.
Una sfida equilibrata secondo l'allenatore: "C'è equilibrio perché sono due squadre forti, con giocatori interessanti. Ma tutte le partite sono diverse - dice -, loro hanno fatto una bella gara con l'Atalanta. Stiamo lavorando su piccole cose che per me sono grandi cose da migliorare. Abbiamo poco tempo, abbiamo partite decisive in Champions e campionato, poi Coppa Italia. Dobbiamo essere pronti e avere l'atteggiamento giusto".

Il tecnico rossonero ha fatto chiarezza anche sugli aspetti di miglioramento che intende perseguire, sia sul piano tattico che mentale, per rafforzare la squadra: "Organizzazione offensiva e difensiva, quello sicuramente la vediamo tutti i giorni e si lavora sui dettagli: a volte prendiamo gol per i piccoli dettagli. Dobbiamo entrare dentro la partita pensando che dal primo minuto si può perdere o vincere".
"Ogni vittoria qui al Milan ci dà la sensazione di poter andare a vincere. Abbiamo vinto un campionato tre anni fa, ora un Supercoppa, con tutto il rispetto per la Supercoppa. È un messaggio per tutti, tutti quelli che lavorano a Milanello, non solo i giocatori: tutti i dettagli sono importanti. Questo messaggio è anche per me e per il mio staff, dobbiamo stare sempre bollenti a livello di spirito per arrivare a qualcosa. Se vogliamo essere un pochettino più sopra, non solo a livello qualitativo, la questione mentale è importante: rappresentiamo il Milan, automaticamente dobbiamo essere motivati".
Il dibattito sulle due punte e la questione mercato
La possibilità di vedere un Milan a due punte: "Il punto è che con gli esterni offensivi giocheremmo 4-2-4: la squadra non è preparata per quello al momento. Quando c'è da rischiare, io rischio perché voglio vincere e non pareggiare: ma quando rischiamo sappiamo di scoprirci, l'equilibrio è importante. Col tempo sicuramente si può fare, è un modulo che mi piace: le caratteristiche dei giocatori però devono essere quelle che voglio io".
Una frase che ha rimandato automaticamente alla questione mercato, affrontata successivamente dal manager portoghese: "A me non piace molto il mercato di gennaio, è aperto troppo tempo e crea nei giocatori aspetti non positivi a livello emozionale. Abbiamo qualche situazione da aggiustare, è normale".
"Sto parlando con la dirigenza, siamo d'accordo su quello di cui abbiamo bisogno: sapete che non è facile andare ad acquistare giocatori che possono dare di più al gruppo. Il tempo non c'è, noi parliamo tra di noi e siamo d'accordo. Cosa serve di più? Una vittoria domani, è quello che mi preoccupa di più al momento. Capisco la curiosità, ci sono tante voci: scusatemi ma il mio pensiero è alla partita. Se dico qualcosa non è vero o faccio giri di parole, non mi va".