Contro l'Empoli, nell'ultimo match della 32esima giornata, il Napoli vince 3-0 e risponde alla vittoria dell'Inter contro il Cagliari tornando a -3, e mantenendo anche un rassicurante +7 sull'Atalanta terza.
McTominay dopo due mesi
Di nuovo a -6 dopo la vittoria dell'Inter, il Napoli deve vincere per continuare a sognare lo Scudetto. Al "Maradona" senza Giovanni Di Lorenzo e Frank Anguissa c'è un Empoli alla disperata ricerca di punti e decimato dalle assenze, ma che parte fortissimo (Emanuel Gyasi conclude pericolosamente di testa dopo neanche un minuto) e che approccia al match con un pressing altissimo che nelle prime battute complica la vita al Napoli.
I partenopei però hanno parecchie armi su cui fare affidamento: una è la forza fisica di Romelu Lukaku, capace di reggere da solo l'attacco, e una è la qualità di Scott McTominay. Dall'accoppiata tra i due nasce il vantaggio al minuto, col belga a fare a sportellate e lo scozzese a scaricare un destro potente che vale l'1-0 e il primo gol dopo due mesi di astinenza.

La formazione ospite rimane in partita dopo il gran tiro di Matteo Politano e l'occasione di David Neres salvata in angolo da Devis Vasquez e continua a provarci, sia tramite il lavoro sugli esterni (preferendo l'out sinistro) sia centralmente.
Da un rinvio del portiere sudamericano nasce un'occasione estemporanea per Sebastiano Esposito, che non ci pensa due volte e conclude al volo dopo una sponda aerea, ma la traiettoria è troppo debole e Alex Meret salva, ma il tentativo dell'attaccante toscano rimane da applausi.
CONTE APPLAUDE I SUOI: "MIGLIORAMENTO STRAORDINARIO" E PER D'AVERSA "LA DIFFERENZA S'È VISTA"
Lukaku letale
La ripresa si apre con un'occasione di testa per Mathias Olivera, insolitamente al centro dell'area, e poco dopo l'esterno uruguaiano sempre dal centro del campo trova abilmente in un fazzoletto di campo Romelu Lukaku, che riceve e scarica un mancino preciso e potente che porta il Napoli sul 2-0 al 55esimo.
L'Empoli prova a reagire anche grazie alle riserve (dentro Lorenzo Colombo per potenziare l'attacco) ma la squadra di casa nega ogni possibilità agli avversari segnando ancora dopo cinque minuti: come in occasione del primo gol, Romelu Lukaku serve Scott McTominay che in mezzo all'area di rigore sfrutta i suoi centimetri e impatta di testa, centrando prima la traversa poi gonfiando la rete.
Minuto 67: la storia ripete per la terza volta ma questa volta è il palo a negare la prima tripletta in A all'ex Manchester United.
Dopo gli ingressi di Rafa Marin per l'acciaccato Juan Jesus e di Leonardo Spinazzola per Pasquale Mazzocchi (nel finale entreranno anche Cyril Ngonge e Giacomo Raspadori) il Napoli torna a premere e sfiora nuovamente il 4-0 ancora con "Big Rom", che spedisce a lato da buona posizione dopo un'accelerata di David Neres sulla sinistra.
Nel frattempo la squadra empolese ha perso la vivacità iniziale e col passare dei minuti scompare completamente dal campo, nonostante gli ingressi voluti da Roberto D'Aversa per dare respiro ai titolari, mettendo un brivido ad Alex Meret nel recupero con il subentrato Alberto Grassi.