"La partita con il Napoli è stata particolare, avremmo meritato un risultato diverso, i ragazzi hanno stradominato e fatto una prestazione straordinaria. Fosse durata 5 minuti in più sarebbe andata diversamente. Abbiamo una società forte che combatte sul campo, combatteremo fino alla fine per raggiungere il massimo traguardo e abbiamo tutto per farlo".
Così Claudio Lotito, presidente della Lazio, durante la celebrazione per i 125 anni della Lazio tenutasi presso la sala Tatarella della Camera dei deputati e organizzata dal Lazio club Montecitorio.

Il numero uno laziale, poi, aggiunge come "noi puntiamo sui risultati ma che devono essere il frutto del merito e anzi, ogni tanto ci tolgono cose che ci spetterebbero. L'arbitro ci ha detto che i nostri ragazzi non si fanno mai rimproverare per i comportamenti, noi vogliamo vincere per merito".
Aggiornamenti sul Flaminio
Infine un accenno allo stadio Flaminio: "Stiamo lavorando, abbiamo presentato il progetto e vogliamo fare cose serie, per il bene della città", conclude.
Sull'ipotetico derby in Europa League
"Vediamo che succede. Intanto noi siamo già qualificati, gli altri si devono qualificare". Così Claudio Lotito, presidente della Lazio, a margine della celebrazione per i 125 anni della Lazio - alla quale hanno partecipato anche Gustav Isaksen e Nicolò Rovella - tenutasi presso la sala Tatarella della Camera dei deputati e organizzata dal Lazio club Montecitorio, parla del possibile derby in Europa League contro la Roma.
Poi, parlando del proprio operato, Lotito ribadisce come "a giugno ho avuto una manifestazione con 12 mila persone contro di me perché avevo scelto Baroni e perché avevo portato i giocatori sconosciuti, poi questi giocatori oggi ce li chiedono tutti. A dicembre ho avuto offerte a cifre importantissime e non ho venduto nessuno" perché "voglio che la Lazio riassurga a quei ruoli che gli competono a livello nazionale e internazionale", prosegue.
"Pedro ragazzo d'oro"
Poi, sul rinnovo di Pedro, ammette come sia un "ragazzo d'oro, con il quale ho un grande rapporto, starà a lui stabilire se vuole continuare o meno. La società è a disposizione per trovare tutte le soluzioni".
Tra i temi affrontati dal presidente laziale, poi, anche il ritiro estivo di Auronzo di Cadore per il quale "abbiamo avuto un atteggiamento ostile della nuova amministrazione. La Lazio ha uno dei centri sportivi più grandi d'Italia. Stiamo valutando se andare in altri posti lontano da Formello, è una valutazione che dobbiamo fare".
L'aquila ritorna?
Infine una battuta sull'eventuale ritorno dell'aquila Olympia per la quale prima "dobbiamo risolvere il problema storico Bernabè", che è "asserragliato a Formello e non vuole uscire: stiamo attivando tutte le azioni di carattere legale per far sì che ciò accada, perché quello che è successo è vergognoso. Peraltro è una cosa che già aveva fatto col Benfica ed è stato cacciato", conclude.