Il patron biancoceleste Claudio Lotito ha fatto visita in gran segreto al Campidoglio per riprendere i colloqui sul futuro dello stadio della Lazio.
L’incontro con il sindaco Roberto Gualtieri si è rivelato interlocutorio: dopo aver ascoltato il parere dell’Avvocatura, il primo cittadino ha manifestato apertura alla proposta di Lotito di acquisire il Flaminio tramite diritto di superficie, purché prima arrivi il via libera della Soprintendenza di Stato. Quest’ultima ha, per legge, il diritto di prelazione in caso di cessione di un bene vincolato come l’impianto di Nervi. Un parere favorevole delle Belle Arti potrebbe dunque rimuovere ogni ostacolo normativo.
Uscendo da Palazzo Madama, Lotito ha parlato con i giornalisti ribadendo con forza la propria posizione: "La società è in vendita? No. Mai pensato di vendere. Ma quale fondo arabo? La Lazio resta con me per sempre. In campionato ci stiamo difendendo nonostante tutte le avversità: infortuni, un macello. Sarri è un allenatore di qualità, una persona responsabile e seria".
Sulla possibile vittoria dello Scudetto da parte della Roma, il patron ha commentato con equilibrio: "La Roma può vincere lo Scudetto? Fa parte del gioco, ma il campionato è lungo".
E riguardo alla chiacchierata con Lotti, l’ex presidente dell’Empoli, Lotito ha precisato: "Con lui ho un buon rapporto, ma non abbiamo mai parlato della Lazio, mi stava raccontando del problema della vendita dell'Empoli".
"Non ho bisogno di soci per lo stadio"
Infine, il presidente ha tracciato un bilancio del valore del club: "La Lazio ha 300 milioni di patrimonio immobiliare, 350 milioni di patrimonio giocatori e controlla una società che da ventidue anni esce con 15 milioni di liquidi. Insomma, ora vale addirittura 850 milioni".
Poi la stoccata finale: "Non ho chiesto niente a nessuno. Vi risulta che mi servono i soldi? A me non risulta e non ho bisogno di soci per lo stadio".
