Due top player del campionato italiano, ciascuno con il proprio stile e ruolo, che però non riescono a brillare come ci si aspetterebbe in questa stagione. Punzecchiati dai propri tifosi in numerose occasioni, Rafa e Dusan sembrano portare un fardello che ne ostacola il rendimento.
Da un lato, l'attaccante serbo trova il sostegno di Thiago Motta, che lo incoraggia a ogni passo; dall'altro, il numero 10 portoghese, dopo il definitivo allontanamento da Paulo Fonseca, è ora nel mirino di Sergio Conceição, sempre pronto a spronarlo. Nonostante i diversi trattamenti ricevuti, entrambi sono chiamati a risposte da campioni, ma con il trascorrere del tempo la pazienza inizia a esaurirsi e la loro posizione nell'undici titolare comincia a vacillare.
Lottare per il posto
Fino a qualche tempo fa, Rafa Leão e Dusan Vlahovic godevano di un posto praticamente garantito tra i titolari, ma la situazione è ora decisamente cambiata.
Il giocatore che ha maggiormente risentito del mercato invernale è stato il centravanti serbo, il quale, con l’arrivo di Randal Kolo Muani, ha visto il proprio ruolo messo in discussione, tanto da essere relegato in panchina per due partite consecutive. Una mossa che si è rivelata azzeccata per il tecnico della Vecchia Signora, il quale ha assistito al brillante esordio del nuovo acquisto, capace di segnare tre gol nelle prime due partite in bianconero.
Dusan non ha sicuramente accolto con favore le scelte del mister e, pur rispettandole, ha accumulato rabbia e frustrazione, vedendosi scalzato dal posto da titolare. Tuttavia, tutta quella tensione è stata liberata in un lampo al 90' di Juventus-Empoli, quando un bolide mancino ha gonfiato la rete, siglando un gol spettacolare che mancava in Serie A dal 14 dicembre 2024. Una soddisfazione, ma che da sola non basta a risolvere la situazione.
Ora, DV9 è chiamato a lottare con determinazione per riconquistare il suo posto da titolare, affrontando una concorrenza feroce e cercando di ritrovare quella continuità che finora gli è sfuggita. Con 12 gol e 2 assist tra Serie A e Champions League, il serbo non sta vivendo una stagione disastrosa dal punto di vista numerico, ma il suo impatto nel progetto di Motta è stato troppo spesso anonimo, con prestazioni che non hanno rispecchiato le aspettative e che hanno pesato negativamente sui risultati della squadra.
Ritrovare se stesso
Anche per Rafael Leão la situazione non è meno complicata. Il talento del portoghese è innegabile, ma quest’anno sembra lottare contro se stesso per tenere saldo il suo posto nella formazione titolare del Milan. Il suo atteggiamento, spesso sfacciato e indolente, sta ostacolando la sua crescita, impedendogli di esprimere appieno il suo enorme potenziale. Dopo le tensioni con Paulo Fonseca, Leao sembra aver trovato in Sérgio Conceição una guida capace di restituirgli fiducia e coraggio per tornare a fare ciò che sa fare meglio.
Tuttavia, anche l'ex tecnico del Porto sembra cominciare a esaurire la sua pazienza. Con l'arrivo di giocatori di grande talento come Joao Felix e Santiago Gimenez, Rafa rischia di perdere la centralità nel gioco rossonero e, chissà, anche il posto da titolare.

“Leão può fare di più? Molto di più. Ha qualità incredibili. Lui deve pensare che è importante quando si ha la palla tra i piedi, ma quando non ha la palla è anche importante. Si deve mettere a disposizione in tutti i momenti del gioco per la squadra. So che uscire dalla sua comfort zone non è facile - spiega Sérgio Conceição -, ma per me il suo lavoro è essenziale. Lui può essere un giocatore di un altro livello se capisce certe cose su cui stiamo lavorando tutti i giorni”
Una cosa è certa: il numero 10 non è più intoccabile. Se vorrà riscattarsi, dovrà prima ritrovare se stesso e poi mettersi completamente nelle mani del nuovo allenatore, che è pronto a insegnargli come trovare la grinta e la fame che da sempre mancano al portoghese.