Cagliari-Juventus
Non c'è davvero tempo per continuare a pensare a quello che avrebbe potuto essere ma non è. L'eliminazione rimediata nei playoff di Champions League contro il Psv Eindhoven è un fallimento senza se e senza ma.
A questo punto, soltanto il quarto posto in classifica potrà salvare Thiago Motta dall'esonero. E dire che la Juventus arrivava dalla vittoria nel derby d'Italia. La gioia dei tifosi bianconeri, però, è durata poco. Pochissimo. E il Cagliari ci tiene a far sì che il popolo juventino rimanga triste, quantomeno, per qualche giorno ancora.

Torino-Milan
Lo stesso discorso fatto per la Juve vale anche per il Milan (e in misura minore anche per l'Atalanta, attesa al Castellani dall'Empoli). Essere buttati fuori nei "sedicesimi" dalla massima competizione continentale è già di per sé grave. Tuttavia, cadere contro il Feyenoord, nonostante il vantaggio di poter disputare la gara di ritorno in casa, è davvero imperdonabile.
Di fronte, il Diavolo si troverà un toro. Anzi, il Toro che, dalla sua, non se la passa molto meglio, considerato che non vince dallo scorso 24 gennaio ed è reduce da due pareggi e dalla rocambolesca sconfitta rimediata a Bologna.

Pisa-Juve Stabia
Simone Inzaghi deve rimettere insieme, il più in fretta possibile, i cocci della propria squadra che, nelle ultime due partite, ha racimolato solamente un punto, a Cesena, dopo la sconfitta rimediata in casa contro il Cittadella.
All'Arena Garibaldi arriva un rivale sempre ostico: la Juve Stabia. La buona notizia per il Pisa è che lo Spezia, il suo unico vero rivale per la seconda piazza, ospita al Picco una delle squadre più in forma del campionato: il Catanzaro di Caserta.

Manchester City-Liverpool
A proposito di delusioni europee, ne sa qualcosa anche il Manchester City, eliminato in malo modo dalla Champions League dal Real Madrid che ha sottomesso a una vera e propria umiliazione la squadra di Pep Guardiola.
E proprio come succede a Juve, Milan e Atalanta, anche i campioni d'Inghilterra in carica non possono fare altro che rituffarsi nel campionato con l'obiettivo, l'unico rimasto, di entrare tra le prime quattro. Di certo, se avesse potuto scegliere un rivale contro cui ricominciare, Guardiola non avrebbe scelto il Liverpool.
