Le dichiarazioni postpartita: Italiano e Cuesta orgogliosi, grande rammarico per Vieira e Pisacane

Vincenzo Italiano e Fabio Pisacane
Vincenzo Italiano e Fabio PisacaneGianluca Zuddas / Zuma Press / Profimedia

Vincenzo Italiano celebra la crescita e la mentalità vincente del suo Bologna, mentre Carlos Cuesta si mostra orgoglioso della prova di sacrificio del Parma. Delusione invece per Pisacane e Vieira.

"Stiamo confermando i buoni segnali già mostrati: vuol dire che stiamo iniziando a maturare e crescere. Bravi a portare a casa questa trasferta, ora testa a Bucarest, dobbiamo cercare di fare bene". Vincenzo Italiano è contento del risultato (2-0) e della prestazione del suo Bologna a Cagliari.

E di Orsolini: "Ormai è arrivato a scollinare - ha detto - dal punto di vista della mentalità: questi sono numeri importanti per un esterno. Quest'anno sta ulteriormente crescendo anche in Nazionale: oggi vederlo entrare da subentrato in questo modo mi dà una grande soddisfazione".

"All'inizio del campionato abbiamo trovato delle difficoltà anche per il calendario e per la condizione - ha affermato il tecnico - ma ora va sempre meglio: possiamo fare sempre di più. Vincere in un campo come quello di Cagliari mi conforta molto: è sempre un ambiente molto difficile. Sono tre punti importanti e li dedichiamo a leggende del grande Bologna come Pivatelli".

Il momento decisivo? "La parata di Ravaglia su Felici è stata molto importante - ha detto - poi abbiamo ben interpretato la ripresa facendo in modo che il Cagliari non si riaccendesse".

Morale ben diverso per l'allenatore del Cagliari, Fabio Pisacane, che ha commentato così la prestazione dei suoi: “Cosa è mancato? Non facile dirlo. Dobbiamo parlare di più cose, per essere sintetico diciamo che loro hanno fatto gol quando ci sono state le occasioni e noi no. La reazione per me c’è stata, ma nella ripresa abbiamo sbagliato l’ultima scelta di passaggio. Farlo contro una squadra europea come il Bologna non te lo puoi permettere”.

“Nervoso nel finale? Troppo sacrificio? Non ci sono giocatori che non si possono sacrificare a Cagliari. A Cagliari nessuno cammina sul tappeto rosso e nessuno se lo può permettere. Mi sono anche stufato che ogni volta si sottolinei che qualcuno si sacrifica. Con più fortuna potevamo anche segnare e uno ci è stato annullato. Poteva gestire qualche situazione meglio? Forse, ma l’atteggiamento suo è stato giusto”.

Rammarico Vieira, Cuesta contento 

"Oggi, che eravamo in superiorità numerica, speravamo di far gol. Abbiamo fatto entrare giocatori che ci potevano dare ampiezza e uno contro uno. Dobbiamo accettare le critiche e andare avanti". Queste le parole di Vieira, allenatore del Genoa, dopo lo 0-0 deludente contro il Parma, salvato da Suzuki con un rigore parato al 95' dopo circa un'ora in inferiorità numerica.

I fischi contro il Genoa sono giusti? Il tecnico del Grifone risponde: "Credo che lo sono sulle prestazione, non sull'atteggiamento. Sul fatto che non abbiamo segnato li capisco bene e noi dobbiamo accettarlo. Si aspettavano che noi vincessimo la partita, hanno fatto la loro parte e noi abbiamo provato dal primo minuto di vincere. Alla fine il punto va bene a loro mentre a noi no". 

Anche Carlos Cuesta ha commentato il pari del "Ferraris", sicuramente più positivo per i Crociati visto come si era messo il match: "Da questa partita mi porto a casa la mentalità di stare sempre insieme in qualsiasi situazione. Senza soffermarsi sul problema ma cercare la soluzione e che quando uno sbaglia gli altri sono con lui. È una parte del nostro spirito che sarà importante per il percorso. Proveremo sempre ad avere questo atteggiamento".

"In questo caso abbiamo provato anche a vincerla. Ci sono state alcune situazioni ma la coperta è corta. Se vuoi andare in avanti, lasci qualcosa di troppo indietro. I giocatori hanno capito di fare alcune scelte. Noi ci abbiamo provato ma prendiamo cosa è successo".