Una pesantissima leggerezza. Almeno, nel migliore dei casi. Nel peggiore, il tribunale dello sport potrebbe, infatti, vederci il dolo. Trovato positivo al testosterone lo scorso 20 agosto, alla fine della gara a Udine della Juventus, Paul Pogba non può permettersi di rimanere fuori per i prossimi 4 anni.
Eppure è proprio quello che potrebbe succedere al trentenne centrocampista francese nel caso in cui la corte non dovesse ritenere "involontaria" l'assunzione del farmaco contenente la sostanza proibita.
Secondo le ultime ricostruzioni, infatti, i metaboliti del testosterone erano presenti in un integratore che il Polpo avrebbe assunto sotto la raccomandazione di un suo medico di fiducia di Miami.
L'errore, se così fosse, è madornale perché Pogba, credendo che il farmaco fosse innocuo, non ha informato la Juventus che, dalla sua, avrebbe potuto avvertirlo sui rischi che, paradossalmente, erano indicati a chiare lettere nel bugiardino.
Ed è proprio su questo punto che si giocherà il futuro del fuoriclasse bianconero. E già, perché non sarà semplice convincere il tribunale di aver assunto un integratore senza aver letto il foglio illustrativo.

Ma anche se fosse proprio, così, la sua situazione non migliora perché un atleta professionista non può di certo permettersi di commettere un errore del genere. Ed è per questa ragione che - sebbene nei giorni scorsi il suo entourage si sia sforzato di far sapere che "la cosa certa è che Paul non ha mai voluto infrangere la legge" - Pogba rischia sul serio di essere condananto al massimo della pena.
E quello che, forse, è peggio è che la sensazione, se le informazioni delle ultime ore dovessero essere confermate, è che il migliore degli scenari possibili per lui è quello di doversi accontentare di due anni di squalifica puntando a farsi riconoscere la buonafede.
In entrambi i casi, il suo rapporto con la Juve sarebbe comunque arrivato ai titoli di coda per una pesantissima leggerezza che potrebbe costargli non solo i 30 milioni di euro che la Juve dovrebbe versargli fino al 2026, ma anche il proprio futuro da calciatore. Fino alla fine?