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La Lega vota il suo presidente, domani il secondo turno: spunta il nome di Montezemolo

Luca Cordero di Montezemolo
Luca Cordero di MontezemoloFABRICE COFFRINI / AFP
L'ex presidente della Ferrari potrebbe mettere d'accordo tutti dopo che, al primo turno di votazioni, Simonelli si è fermato a un solo voto dall'elezione. Domani servirà ancora la maggioranza qualificata, a gennaio basta quella semplice.

La scorsa settimana, Ezio Simonelli si è fermato a un solo voto dall'essere eletto come nuovo presidente della Lega. Tredici, le adesioni ottenute dal candidato che aspira a succedere a Lorenzo Casini sulla poltrona più importante dell'universo Serie A.

E la sensazione è che anche nell'assemblea di domani potrebbe ripetersi lo stesso scenario, a meno che non entri in gioco una variabile che, fino a questo momento, nessuno aveva considerato: Luca Cordero di Montezemolo.

La lunga ombra di Montezemolo

Secondo quanto assicura la Gazzetta dello Sport, infatti, quella dell'ex presidente della Ferrari potrebbe essere una figura in grado di mettere tutti d'accordo ed evitare di dover aspettare fino al 2025 per conoscere il nome del prossimo presidente.

"Un profilo importante  - assicura la rosea - che sarebbe funzionale alle società anche in termini di relazioni con il Governo, in un momento delicato nel dialogo tra club, che avanzano richieste su tax credit, Decreto Crescita e percentuale sulle scommesse, e istituzioni. Montezemolo ha anche solide relazioni internazionali, utili per esempio in sede di trattative sui diritti televisivi esteri". 

Questione di maggioranza

Quello che è certo è che, nel caso in cui non dovesse arrivare nemmeno domani la fumata bianca, nel terzo turno, in programma il prossimo 10 gennaio, non ci sarà più bisogno della maggioranza qualificata (ossia dei due terzi dei voti, 14), ma basterà quella semplice: con 11 si viene eletti.


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