Il fiore all'occhiello di questo sabato di Serie A, il confronto tra Juventus e Roma, era una sfida da Champions League. Ed era anche il ritorno di Paulo Dybala allo Stadium, da falso nueve per catalizzare gioco e far inserire i compagni. La prima mossa era un tiro piazzato di Locatelli che da lontano non impensieriva Svilar. Al decimo era la Joya a districarsi bene entrando in area, ma il suo destro veniva strozzato e poi abbrancato da Di Gregorio.
Intorno al 20esimo Thuram imbucava benissimo per Openda, che scattato sul filo del fuorigioco veniva fermato con il giusto tempismo da un reattivo Svilar. Frammentata, la partita scorreva con marcature fisse uomo su uomo e vedeva Pellegrini cercare senza fortuna il bersaglio grosso dopo la mezz'ora. Provvidenziale poco dopo il recupero di Bremer all'altezza del dischetto su Kone, che su cross basso di Celik era arrivato per poter lanciare il suo fendente.
Break portoghese
Il brasiliano viene invece anticipato poco dopo da Dybala, che gli ruba il tempo tagliando sul primo palo su appoggio di uno scatenato Wesley, ma non inquadra la porta. La fine del primo tempo era caratterizzata da vari andirivieni, con entrambe le concorrenti a dare prova di una certa tenuta atletica. Il colpo che spezzava l'equilibrio era però nell'aria. E a firmarlo era Francisco Conceicao.
Prima incerto col destro quando sparava su Svilar dopo un bel dribbling, il portoghese si inseriva poi incrociando e trovava il diagonale secco che sbloccava l'incontro prima dell'intervallo. Un break decisivo, impostato dal filtrante di Yildiz deviato dal mezzo tacco di Cambiaso, che portava così le squadre all'intervallo con i bianconeri in avanti.

Raddoppio di Openda
L'approccio della ripresa era risoluto da parte della Vecchia Signora, che dopo pochi minuti vedeva Yildiz combinare benissimo con Openda e portarsi in ottima posizione per far partire un mancino che andava fuori di pochissimo. La fiammata veniva seguita da altri strappi da parte del turco, con Conceicao che pochissimo dopo si inseriva e di tacco stimolava nuovamente una risposta di Svilar, che poi respingeva anche una botta da fuori di Cambiaso.
Al 56esimo Gasperini toglieva Soulé e Dybala per inserire Baldanzi e Ferguson, consapevole di dover raffreddare la spinta bianconera, anche se Yildiz mostrava nuovamente numeri d'alta scuola nell'andar via sulla sinistra. Chi usciva era invece il monumentale Bremer, il quale lasciava il posto a Rugani probabilmente per venire preservato fisicamente. A creare il raddoppio juventino era però un altro subentrato, quello Zhegrova che pennellava benissimo per McKennie, che veniva ribattuto da Svilar ma poi recuperava palla e serviva Openda, che a porta vuota trovava il facile 2-0 con il suo primo centro in campionato.
Reazione giallorossa
Mai doma, la Roma si riprendeva al 76esimo quando Wesley rubava palla e generava un'occasione per Ferguson, il cui fendente veniva ribattuto da Di Gregorio. Sulla ribattuta Baldanzi era il più lesto di tutti e trovava la rete del 2-1. Il ritmo si alzava in un'elettrica fine di partita, con Yildiz che con una delle sue conclusioni a giro colpiva in pieno il palo, non riuscendo così a chiudere il match.
Nei minuti residuali la Juve teneva botta grazie alla compattezza dei suoi uomini, mentre tra i romanisti il più instancabile era Wesley, che non smetteva mai di correre né avanti né indietro, come in un recpero in scivolata su un mobilissimo Zhegrova andato via sul fondo. Il brasiliano era anche autore dell'ultimo cross che non trovava alcun destinatario, provocando l'ira funesta di Gasperini.

I tentativi ultimi dei giallorossi erano sterili, e lo Stadium accompagnava il pressing totale dei bianconeri, che si distraevano a 70 secondi dalla fine con Ferguson che, per loro fortuna, non trovava la forza e la precisione giusta per battere Di Gregorio. E arrivava l'estasi della vittoria per i bianconeri, che si portano a un punto dai giallorossi e dalla zona Champions.
