La prima frazione di Cremonese–Lecce scivola via sullo 0-0, un equilibrio che fotografa bene un tempo intenso ma poco concreto. La partita si accende già al secondo, quando il Lecce ha subito l’occasione più clamorosa: Stulic, liberissimo sul secondo palo sul cross teso di Berisha, calcia incredibilmente alto da due passi, graziando Audero. Tra i padroni di casa uno dei più vivi è l'ex di turno Baschirotto, che si è distinto in varie chiusure sui cross dall'esterno dei suoi compagni di una volta.
Gli ospiti partono meglio, con una pressione costante soprattutto sulla fascia destra, da cui al settimo nasce anche un’altra opportunità: il destro di contro balzo del numero 10 giallorosso viene deviato in corner da un reattivo Audero. Dopo la mezz’ora, però, l’inerzia cambia. La Cremonese cresce, il Lecce allenta la pressione e al 35esimo arriva la miglior occasione dei padroni di casa: Bonazzoli premia l’inserimento di Payero, che calcia di sinistro dal limite, ma Falcone è ben piazzato e blocca in due tempi.
Il secondo tempo vede Di Francesco provare a dare la scossa cambiando Banda, ammonito, per Sottil. Ma l'episodio che cambia tutto è il fallo di Ramadani su Vandeputte, ravvisato dopo il controllo del Var. Dal dischetto Bonazzoli è preciso, infilando basso alla sinistra di Falcone, che intuisce la direzione del tiro ma non riesce ad arrivare sul pallone.
Una volta sbloccata la gara, gli uomini di Nicola prendono anche più confidenza. E infatti le migliori occasioni sono targate Payero e Zerbin, entrato bene in campo. E al 78esimo proprio l'ex esterno del Napoli fabbricava l'assist per un altro subentrato, quel Sanabria che entrato poco prima colpisce di testa sotto misura per chiudere i conti.

Alcuni tentativi, vani, da parte del Lecce si inserivano nel buon fraseggio locale, con Payero a spiccare ancora come uno dei più vivaci e Vardy a finire nuovamente una partita nella quale è stato preziosissimo come perno offensivo nella manovra dei suoi.
Il 2-0 maturato nella ripresa è la riprova della solidità di una Cremonese che ha a sua disposizione anche varie armi di riserva, come gli stessi protagonisti del raddoppio. Ben strutturata e compatta, la squadra di Nicola adesso è ottava in classifica insieme al Sassuolo, mentre quella di Di Francesco deve adesso guardarsi le spalle.
