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Juventus, Thiago Motta sente la fiducia: "La società mi è stata vicina, ora serve reagire"

Thiago Motta durante Juventus-Atalanta
Thiago Motta durante Juventus-AtalantaAlberto Gandolfo / NurPhoto / NurPhoto via AFP
Thiago Motta, reduce dalla pesante sconfitta contro l'Atalanta, proverà a riconquistare parte della fiducia dei tifosi nella sfida con la Fiorentina, pur consapevole della difficoltà dell'incontro. In conferenza, il tecnico bianconero ha sottolineato la vicinanza della società e la fiducia mostrata nei suoi confronti.

Reduce dal pesante 0-4 dell'Allianz Stadium contro l'Atalanta, Thiago Motta dovrà riconquistare la fiducia dei tifosi nel match contro la Fiorentina. Proprio alla vigilia di questo incontro, l'allenatore della Juventus ha parlato in conferenza stampa, partendo dai giocatori recuperati per una sfida ancora in dubbio (causa maltempo): "Abbiamo recuperato Rouhi, Savona e Conceicao. Come sempre a Firenze sarà difficile e complicata". 

"Immagino la miglior Fiorentina del momento. Sappiamo che sono una grande squadra, un allenatore che sta facendo bene e giocatori di qualità. All'andata una delle migliori partite che abbiamo fatto, abbiamo meritato la vittoria anche se alla fine non l'abbiamo ottenuta. Mi aspetto una partita difficile e complicata e noi dobbiamo mostrare la nostra miglior versione".

"Domani cosa mi aspetto dalla squadra? Tante volte abbiamo fatto molto bene. Abbiamo vinto partite fondamentali e altri non siamo stati capaci di vincerle. Domani è la più importante, perché è la prossima. Non sarà facile affrontare e dobbiamo dare il massimo per arrivare alla vittoria".

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Società vicina ma futuro incerto

Il tecnico bianconero è stato successivamente interrogato riguardo alla fiducia della società, che, come da lui stesso sottolineato, lo ha supportato con fermezza durante questa settimana particolarmente turbolenta: "Si, sento totale fiducia della società e mi ha fatto piacere la vicinanza della proprietà in questa settimana. Voci? Il mio futuro non è la priorità, lo sono la società, la squadra e la partita di domani. Pensiamo solo alla Fiorentina".

Ritornando al fatto che ha scatenato la tempesta, ovvero la sconfitta contro l'Atalanta, Motta ha offerto una disamina della prestazione dei suoi nell'incontro giocato domenica: "Veniamo da una partita dove il risultato è stato difficile da digerire. Abbiamo fatto 40 minuti fatti bene anche se possiamo migliorare, abbiamo fatto tantissimi errori e concesso tante ripartenze. All'inizio non eravamo contenti ed eravamo arrabbiati, pensavamo di fare in modo diverso ma si continua e si ricomincia. Rialzarsi è quello che abbiamo fatto. Vedo la delusione ma anche l'arrabbiatura di reagire subito. In allenamento ho visto i ragazzi prepararsi al meglio".

Mettersi in discussione

"Sono in questo gioco da 25 anni, ho visto di tutto. Rispetto tutte le opinioni, soprattutto il tifoso che viene allo stadio per vedere la squadra vincere. Sta a noi, mancano 10 partite,  a partire da domani fare il nostro lavoro al massimo per ottenere il miglior risultato possibile e cercare partita dopo partita di cambiare anche questa situazione. Il nostro stadio è un ambiente particolare, giusto o no non sta a me dirlo, bisognare provare a cambiarlo. Cambiarlo sarebbe un bene per la nostra società e il nostro club e questo parte da noi".

"Nel nostro mestiere l'allenatore è sempre in discussione ed è giusto. Io per primo mi metto in discussione, faccio analisi quotidiana sul nostro lavoro. La cosa più difficile ma principale è mantenere la calma per essere lucido per fare un'analisi oggettiva sulla nostra situazione. Abbiamo fatto tantissime cose bene, altre possiamo farle meglio. La comunicazione con la società è continua e costante".

Un messaggio alla proprietà? "Non rispondo".

E sulle critiche: "Guardo poco quello che si dice fuori, rispetto tutte le opinioni".