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Joao Felix è già pazzo di San Siro: "Voglio restare qui", Ibra: "L'episodio di Tomori non è accettabile"

Joao Felix
Joao FelixTIZIANO BALLABIO / NurPhoto / NurPhoto via AFP
O Menino si è presentato ai suoi nuovi tifosi: "Il mio idolo è Kaka". E Zlatan Ibrahimovic ne approfitta per tornare sulle decisioni arbitrali della sfida contro l'Empoli: "A metà tempo ho chiesto all'arbitro rispetto per il Milan e per i giocatori".

"Per adesso sono in prestito fino a giugno. Vediamo come va. Per il momento mi sta piacendo molto tutto. L'importante è stare dove mi sento bene, io mi sento bene qua. Se ci fosse la possibilità di restare al Milan mi piacerebbe".

Joao Felix si presenta nella conferenza stampa organizzata a Casa Milan per lui che è uno dei colpi più importanti della campagna acquisti di gennaio del club rossonero.

E l'attaccante portoghese è già idolo dei tifosi a cui subito ha ricordato Kakà. "E' il mio giocatore preferito di sempre". Poi ammette l'interessamento dell'lnter "ma avevo già scelto di venire al Milan" e racconta il suo rapporto con Conceiçao.

"Conoscevo già il mister. Mi ha detto quello che mi aspettavo e volevo, avrei giocato nel mio ruolo. E' ciò che mi ha convinto di più ad andare al Milan. Mi piace come giocano le sue squadre, mi identifico molto. Possiamo giocare tutti e quattro insieme in attacco. Avere quattro attaccanti non vuol dire che non ci sia difesa. Quando c'è da difendere siamo lì a difendere. E' possibile attaccare bene e difendere bene".

Magia

"In realtà si è già presentato da Solo a San Siro con un gol di magia. Cercavamo un giocatore fra centrocampo e attacco quando ci sono partite molto chiuse. E' un giocatore che crea la situazione. Un giocatore di magia, non lo puoi imparare o lo hai o non lo hai": così Zlatan Ibrahimovic presenta Joao Felix nella conferenza organizzata a Casa Milan per uno dei grandi colpi del mercato di riparazione rossonero. 

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Ibra non esclude la possibilità di vedere in campo in altre occasioni i quattro giocatori offensivi: Leao, Joao Felix, Gimenez e Pulisic: "Abbiamo cercato di dare all'allenatore due squadre, visto le tante partite che abbiamo. Adesso le opzioni ci sono, chi gioca dipende dall'allenatore. Poi basta che difendano e possono giocare tutte e quattro insieme. E' vero serve equilibrio - ha detto ancora il dirigente rossonero -. Il cucchiaio? Gli ho detto che Natale arriva una volta non due all'anno e che se vuole fare più gol deve essere più cattivo", ha concluso Ibrahimovic, riferendosi all'occasione mancata dal portoghese per il possibile 3-0 a Empoli.

Rispetto

"Chiedo sempre ai giocatori di essere educati con l'arbitro ma a metà tempo ho chiesto all'arbitro rispetto per il Milan e per i giocatori": Ibra è poi tornato anche sulle decisioni arbitrali della sfida contro l'Empoli.

"Mi sono sorpreso che i miei giocatori non abbiano reagito molto forte sull'episodio di Walker. Se gli fa male - continua Ibra parlando del fallo di Cacace - rischia di stare fuori un anno. Tomori? È conseguenza del Var perché non fermi il gioco. Non è accettabile. Quando non lo è mandiamo una lettera all'Aia. Sono due situazioni molto gravi".