"Ho ricevuto molti messaggi che mi chiedevano se avrei continuato la mia carriera calcistica. Purtroppo no. Il motivo è semplice, ho subito un infortunio molto grave (legamenti della caviglia completamente danneggiati). Ho cercato di superarlo per arrivare a fine anno", ha dichiarato Jakub Jankto in un comunicato. Anche suo figlio, a cui vorrebbe dedicare tutte le sue attenzioni, ha avuto un ruolo importante nella sua decisione.
Jankto, ex giocatore dello Slavia Praga, ha trascorso la maggior parte della sua carriera in Italia. Nel 2014 ha firmato con l'Udinese, per la quale ha giocato 69 partite, segnando 11 gol e servendo 10 assist. Nel 2018 si è poi trasferito a Genova, dove ha trascorso i tre anni successivi con la maglia della Sampdoria, disputando 97 partite con un bilancio di 9 reti e 9 assist.
Dopo aver lasciato l'Italia, è passato al Getafe in Spagna, dove non ha avuto molto spazio e dopo 14 partite giocate è passato in prestito allo Sparta Praga. Anche qui, però, non ottiene la ripartenza sperata e gioca solo 10 partite.
Il ritorno in Italia
Jankto prova poi a tornare in Italia, ma anche a Cagliari non va secondo i suoi desideri e a causa di problemi di salute gioca solo 20 partite. In totale ha giocato 173 partite in Serie A, che lo collocano al quarto posto nella classifica storica dei giocatori cechi, dietro al trio formato da Pavel Nedved (352), Marek Jankulovski (228) e Antonín Barák (182).
Jankto è stato anche membro della nazionale, per la quale ha giocato un totale di 45 partite, segnando quattro gol e fornendone altri 11 ai suoi compagni. Ha fatto parte della squadra che ha raggiunto i quarti di finale di Euro 2021.
Il praghese ha deciso di trasferirsi a Praga e ha lasciato intendere che ora lavorerà con i bambini come assistente allenatore della categoria Under 7 del Prague Dukla.