Al termine di Verona-Bologna 1-2, Vincenzo Italiano ha commentato il match ai microfoni di DAZN: "La partita è stata questa, avevamo la necessità di dare qualche risposta fuori casa e penso che oggi la squadra lo abbia fatto. Abbiamo interpretato bene la gara, concedendo poche ripartenze al Verona e sfruttando le occasioni. Speravamo fossero di più, ma siamo stati concreti e gestito bene. Mi è piaciuto tanto Aebischer, serviva il suo palleggio e la sua qualità. La squadra ha risposto presente".
Nel finale nonostante l'uomo in più il Bologna ha rischiato: "A Parma abbiamo perso dopo una partita giocata diversamente rispetto a Empoli e Lecce, siamo ripartiti da quella cercando di avere la palla e gestire noi il ritmo essendo concreti. Oggi questo è accaduto, continuiamo a trovare gol e assist dai subentranti, che per una squadra è troppo importante. Oggi siamo tornati ai livelli di Roma e Torino. Non abbiamo mai permesso al Verona di farci male sui nostri errori".

Su Odgaard: "Lui viene schierato in quella zona, perché spesso deve fare movimenti da attaccante: ha sacrificio e personalità, con le caratteristiche che servono in quella zona del campo. La sua mancanza è costata qualche punto, non è ancora al cento per cento e può fare un finale di stagione in crescendo".
Infine, un punto sui 50 punti in classifica: "Oggi il nostro obiettivo è continuare a restare in scia a quelle davanti che viaggiano a velocità tripla. Abbiamo dato continuità, ma mancano dieci partite e non bisogna mollare ma con la prestazione di oggi abbiamo fatto vedere di esserci anche noi".
Zanetti: "Stiamo dimostrando di essere squadra"
Poi è arrivato Paolo Zanetti: "Ovviamente non ci piace perdere, ma la squadra ha dato tutto: ha reagito anche in 10 a difficoltà oggettive. Il Bologna, che di solito crea tantissimo, oggi ha creato poco, abbiamo preso due gol su due errori. Abbiamo fatto di tutto per riprenderla, ma non ci siamo riusciti. Veniamo da un periodo nel quale abbiamo speso tanto, siamo stati sempre squadra a parte con l'Atalanta. Ragioniamo sull'obiettivo lontano, restando sul pezzo. Stiamo dimostrando di essere squadra, poi ci sono anche gli avversari che come oggi sono di grande qualità".

Positivo il rientro di Tengstedt: "Lo abbiamo perso per un mese e mezzo, mi ha sorpreso perché pensavo avesse venti minuti nelle gambe. Per noi è un giocatore molto importante, come Serdar che ci fa la differenza a centrocampo. Per arrivare al nostro obiettivo abbiamo bisogno dei nostri migliori giocatori".
Il tecnico vede il futuro con ottimismo: "Stiamo lavorando bene, abbiamo modificato anche il modo di difendere per proteggere i nostri difensori. Gli errori fanno parte del calcio, dobbiamo cercare di essere squadra sia sul piano difensivo che su quello offensivo".