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Italiano esalta la sua squadra: "Prova dura ma ce l’abbiamo fatta, cinici ed efficaci”

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Il tecnico viola ha parlato del successo di Napoli, confessando: "Abbiamo analizzato la partita contro il Real Madrid e ci siamo preparati di conseguenza".

Ai microfoni di DAZN Vincenzo Italiano ha commentato l'1-3 ottenuto dalla Fiorentina sul campo del Napoli.

"Abbiamo analizzato la partita contro il Real Madrid e ci siamo preparati di conseguenza. Volevamo evitare quello che era successo in quel match e ci siamo riusciti. C'era da soffrire e i ragazzi lo sapevamo, ma l'importante era avere personalità. Forse questo ci ha premiato".

Sugli errori di Parisi e Kayode: "Parisi e Kayode hanno lanciato Osimhen. Lo avevamo provato in allenamento (ride)".

Su Martinez Quarta: "Esalta il modo di aumentare le linee di passaggio, perchè è un difensore che da piccolo faceva il centrocampista. Gli viene naturale, guadagna 20/25 metri in avanti. Sta interpretando molto bene questo ruolo. Se inizia a prendere continuità può far bene, non deve mai staccare la spina".

Sulla prestazione dei suoi: “Ce l'abbiamo fatta, certo bisogna anche essere cinici ed efficaci, i ragazzi sapevano che contro i Campioni d'Italia era una prova dura. Quello che spesso fa la differenza è mostrare carattere sulla palla, farsi inseguire dagli avversari, e questo siamo stati premiati”.

Su Arthur: “Sono davvero contento per lui, perché se si rende conto che facendo dei danni enormi ogni tanto, allora può diventare un grande giocatore. È già stato premiato con la convocazione dell’Argentina”.

Su Nico Gonzalez: “Gonzalez mi ha detto chiaramente che era esausto e non poteva partire, mentre anche Jack Bonaventura era stanco e fino all'ultimo minuto era questione di decidere se partire. Alla fine non potevo fare a meno della sua capacità di allontanarsi dai difensori e della sua qualità con la palla in questa particolare partita”.

E ancora: “Se lasci che il Napoli la passi, la palla non la riavrai mai più. Quindi abbiamo spostato Martinez Quarta più avanti, ho detto ad Arthur di lottare con Lobotka e di far vincere il migliore, visto che hanno caratteristiche simili.

"A volte Arthur può essere titubante sulla palla mentre considera la sua mossa, ma sta migliorando nel muoverla rapidamente."

E per concludere: “Abbiamo raggiunto il primo obiettivo, ovvero non avere le stesse due settimane che abbiamo avuto dopo San Siro. Alcuni andranno in Nazionale, altri in vacanza, e quelli che sono rimasti con noi dopo quella partita hanno passato un periodo orribile aspettando di tornare in campo.

"Ringrazio i miei ragazzi, perché danno ogni grammo di energia in campo".