C'è chi parla di una telefonata chiarificatrice, chi pensa che Marotta fosse stato preventivamente informato dell'exploit del capitano, chi drammatizza uno spogliatoio incandescente e chi fa da pontiere: tante le voci sull'Inter dopo il 'je accuse' di Lautaro Martinez che, dopo la sconfitta di Charlotte da parte dei brasiliani del Fluminense, aveva lanciato il fendente avvelenato: "Chi non vuole restare all'Inter, vada via".
Il capitano ha tirato in ballo - come ha chiarito Marotta - il dissidente Calhanoglu, che vorrebbe abbracciare il progetto del Galatasaray e che da tempo si comporta da separato in casa. Un solco è stato scavato perché le parole di Lautaro sono il classico sasso nello stagno capace di innescare reazioni a catena. Galeotto fu il like di Thuram che ha rotto l'armonia dell'attacco nerazzurro.
Di certo, nelle ultime ore prima delle provvidenziali vacanze, le telefonate e i contatti fra i vari protagonisti del colpo di scena estivo probabilmente ci sono state davvero ma non hanno portato a una vera pace. In più, dalla Sardegna, Pavard fa arrabbiare i tifosi nerazzurri che lo hanno sorpreso a giocare a padel nonostante fosse infortunato.
Il rompete le righe e la pausa ferie servono a mettere una giusta distanza, a raffreddare gli animi e a ritrovare un minimo di tranquillità. Cristian Chivu non avrà vita facile e soprattutto dovrà chiudere una pagina difficile nella vita nerazzurra e avviare l'auspicata fase riformatrice.
Calha out, Bisseck, Frattesi, Dumfries e Asllani in bilico
Niente di rivoluzionario ma i passi necessari per trovare un buon compromesso fra le nuove e più giovani leve e i senatori ultratrentenni. Il primo passo è chiudere - sperando si possa fare - un buon accordo per l'uscita di Calhanoglu a 30/35 milioni.
Bisseck viene dato in uscita in caso di una offerta adeguata, in bilico anche Frattesi, Arnautovic ha già salutato, Correa si è spostato in Brasile con il Botafogo, possibile addio anche per Dumfries e Asllani.

Acerbi ha ancora un anno di contratto con una clausola di uscita a 500 mila euro. Resta Pio Esposito, va il fratello Sebastiano. Delicata invece la posizione di Thuram alla luce del litigio con Lautaro che potrebbe condizionare l'intero gruppo, ma al momento è tutto da vedere e non ci sono certezze.
Idee Ederson e Leoni
Per il mercato in entrata, gli interrogativi sono molti e il problema è quello di far quadrare i conti evitando scossoni e scelte non sostenibili. Sono arrivati Sucic, Luis Henrique e Bonny, in tutto circa 70 milioni di spesa. Adesso ci sono valutazioni e ragionamenti come quelli su Ederson, sempre che Calhanoglu parta, e un interesse per Leoni tutto da concretizzare.
Che Inter sarà è presto per dirlo, di sicuro la stagione che si chiude è tra le peggiori, non tanto per le sconfitte in sé ma per come queste sono arrivate in campionato, in Champions e al Mondiale per Club. L'addio di Inzaghi non è stato indolore ma, finite le vacanze, Chivu con uno spogliatoio lacerato, dovrà dimostrare di che pasta è fatto.