Dopo 33 partite, le prime due classificate sono appaiate a 71 punti e, sebbene i campioni in carica dell'Inter abbiano una differenza reti molto più grande, questo criterio non entrerà in gioco se dovessero terminare la stagione a pari punti.
Lo scudetto italiano è stato deciso da uno spareggio solo in un'occasione, nel 1964. L'Inter vi partecipò, perdendo contro il Bologna, che vinse il suo ultimo scudetto con una vittoria per 2-0 allo Stadio Olimpico di Roma.
Nel 2005 la regola dello spareggio lasciò spazio a quella delle migliori statistiche negli scontri diretti o nella differenza reti nel caso in cui due o più squadre fossero arrivate a pari punti, per poi venire introdotto nella stagione 2022-23.
Da quel momento, però, sia il Napoli sia l'Inter hanno dominato i seguenti tornei, rispettivamente con 16 e 19 punti di vantaggio sull'immediata inseguitrice. Entrambe sono adesso in lotta per un campionato il cui finale potrebbe rivelarsi drammatico, visto il testa a testa.

L'Inter ha conquistato il primo posto alla fine di febbraio, allungando il suo vantaggio a tre punti, ma tutto è cambiato nel fine settimana scorso. Tutto ciò perché il Napoli di Antonio Conte ha vinto per 1-0 in casa del Monza, mentre l'Inter di Simone Inzaghi ha perso per un gol in extremis in casa del Bologna.
Se l'Inter dovesse mantenere la migliore differenza reti, avrebbe il vantaggio di giocare in casa un eventuale spareggio e se la partita dovesse finire in parità dopo i 90 minuti, si andrebbe direttamente ai rigori, senza tempi supplementari.
Le due squadre si sono già incontrate due volte in questa stagione, entrambe le partite sono finite 1-1, quindi c'è la concreta possibilità che la destinazione dello scudetto possa essere decisa da un rigore sbagliato, e un portiere potrebbe diventare l'eroe assoluto della stagione.