"Il calcio italiano partecipa commosso al dolore di centinaia di milioni di persone per la dolorosa scomparsa di Sua Santità Papa Francesco. Grande esempio di carità cristiana e di dignità nella sofferenza, si è mostrato sempre attento al mondo dello sport e al calcio in particolare, di cui era appassionato. La sua vicinanza umana, oltre che spirituale, ai malati, ai poveri e ai perseguitati di tutto il pianeta è stata la sua testimonianza più profonda, un faro che illuminerà le generazioni a venire. Resterà per sempre nei nostri cuori di fedeli e di amanti del gioco del calcio".
Queste le dichiarazioni di Gabriele Gravina, presidente della FIGC, alla morte di Papa Francesco I, certificata stamani. Oltre al numero uno del calcio italiano, sono state varie le società di calcio che hanno voluto mandare il loro messaggio di cordoglio al Pontefice.
"La Roma si unisce al cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, una perdita che addolora profondamente la nostra città e il mondo intero. La sua fede, la sua umiltà, il suo coraggio e la sua dedizione hanno toccato il cuore di milioni di persone, rendendolo un riferimento morale del nostro tempo. la sua eredità di pace e solidarietà resterà un esempio indelebile. I nostri pensieri vanno a tutti coloro che continuano a ispirarsi ai suoi valori di dialogo e fratellanza"", ha pubblicato il club giallorosso sui propri canali social.
Oltre al club giallorosso, anche Juventus, Milan e Lazio hanno già pubblicato i loro messaggi di saluto al Pontefice. I bianconeri hanno ufficializzato il loro cordoglio dopo aver confermato che oggi non scenderanno in campo: "La partita di questa sera è stata rinviata a data da destinarsi per la morte di Papa Francesco. Ci uniamo al cordoglio per la scomparsa del Pontefice".
Il club rossonero, dal canto suo, ha lasciato il seguente messaggio: "Anche con una palla di stracci si possono fare miracoli. Come luce, le tue parole vivranno nei nostri cuori e ci guideranno per l'eternità".
Il comunicato del presidente della Lazio, Claudio Lotito, recita testualmente: "Con profonda commozione ho appreso la notizia della scomparsa di Sua Santità Papa Francesco. In questi anni il Santo Padre ha saputo trasmettere a credenti e non credenti un messaggio universale di solidarietà, inclusione e misericordia, ponendo sempre al centro i più fragili e gli ultimi. A nome dell’intera famiglia biancoceleste, dei calciatori, dello staff tecnico, dei collaboratori e dei milioni di tifosi laziali in Italia e nel mondo, desidero esprimere il più sentito cordoglio alla Santa Sede, al Collegio cardinalizio e a tutta la comunità dei fedeli".
Il Napoli, invece, ha pubblicato il seguente messaggio da parte del presidente Aurelio De Laurentiis: "Con Francesco se ne va un uomo che mancherà a tutti, non solo ai cattolici. Francesco ha saputo trasmettere il senso della bontà, della solidarietà, dell’inclusione a prescindere. Un uomo che sapeva ascoltare prima di parlare. Un uomo che, come magistralmente raccontato dal film di Fernando Meirelles “I due Papi", era diventato Pontefice da una vita precedente, non esente da difficoltà. Un uomo che aveva il coraggio di affrontare qualunque argomento, anche scottante, all’insegna del dialogo. Il suo ultimo messaggio, nella benedizione Urbi et Orbi, sembra un appello che giunge dall’alto: “Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo”.
"Hasta siempre, Santo Padre!". Così, sul sito del club, il San Lorenzo de Almagro, squadra della quale Jorge Mario Bergoglio era dichiaratamente un grande tifoso, ricorda la scomparsa del Papa. "Ci duole l'anima - è scritto nel sito del San Lorenzo -, Papa Francesco ha lasciato questo mondo, ma non lascerà mai i nostri cuori. Socio onorario del nostro club, la sua passione per il San Lorenzo ci ha sempre commosso in modo speciale e ora ci unisce nelle preghiere per la sua anima. Fin da bambino i colori 'azulgrana' lo avevano affascinato, per mandato familiare: suo padre Mario José praticava il basket in Avenida La Plata (l'impianto del San Lorenzo, che è una polisportiva ndr). Così aveva imparato ad amare 'el Ciclon' e si era goduto il vecchio Gasometro (lo stadio, ndr), sede di quella squadra emblematica, campione nel 1946, che in attacco aveva Armando Farro, René Pontoni e Rinaldo Martino. La sua passione per René non aveva uguali".
Si tratta appunto del 'bomber', Pontoni, di quel San Lorenzo che, come detto più volte dallo stesso Bergoglio, era stato l'idolo del futuro Papa quando era bambino. "Sempre vicino al nostro club - continua la nota -, aveva celebrato la Messa nella cappella della Ciudad Deportiva, somministrando la Comunione a vari nostri ragazzi, fra i quali Angelito Correa (campione del mondo 2022, ndr). E ogni volta ci ha festeggiato con gioia quando, in questi anni, ci ha ricevuto in Vaticano. L'anno scorso aveva ricevuto il nostro presidente Marcelo Moretti che gli aveva proposto ufficialmente che il nostro futuro stadio in Avenida de la Plata venisse chiamato 'Papa Francesco'. Emozionato, il Santo Padre aveva accettato senza il minimo dubbio".
"Francesco è stato un Papa speciale, capace di illuminare il suo tempo come accade solo ai più grandi. È stato un punto di riferimento spirituale e morale, che ha sempre parlato al cuore del mondo, con semplicità, umanità e forza. Ci ha indicato la strada con grande coraggio e scosso l'anima, porterò il suo esempio per sempre nel cuore".
Così, su Instagram dove posta anche una foto in cui stringe la mano a Papa Francenco, Gigi Buffon, attuale capodelegazione della nazionale e campione del mondo 2006, ricorda il Pontefice morto oggi.
"Per essere grande, innanzitutto è necessario saper essere piccolo. L'umiltà è la base della ver grandezza. Papa Francesco. La speranza è una luce nella notte Grande Papa". Così, su Instagram, Josè Mourinho ricorda Papa Bergoglio nel giorno della sua scomparsa. L'attuale tecnico del Fenerbahce posta anche un'immagine in bianco e nero del Pontefice e le emoticon delle mani in preghiera e di un cuore.
"Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Papa Francesco. Ho avuto il privilegio di trascorrere del tempo con lui in un paio di occasioni, nelle quali ha sempre condiviso il suo entusiasmo per il calcio e sottolineato l'importante ruolo che il nostro sport svolge nella società, in particolare per quanto riguarda l'educazione e la tutela dei bambini in tutto il mondo". In un post su Istagram il presidente della Fifa, Gianni Infantino, ricorda Papa Francesco.
'Il calcio è lo sport più bello del mondo…' queste erano le sue parole. All'inizio di quest'anno, al Vertice dei leader mondiali sui diritti dei bambini svoltosi in Vaticano - ricorda Infantino - ha ribadito la sua speranza che il calcio possa essere una forza unificante a livello globale e un impulso positivo per il bene. So quanto fosse importante per la comunità Cattolica in tutto il mondo in quanto capo della Chiesa. Attraverso il messaggio di speranza e pace che ha trasmesso proprio ieri, domenica di Pasqua, ha dato il buon esempio, e le mie più sincere condoglianze vanno a tutti coloro che lo conoscevano, alla sua comunità, alla sua famiglia e ai suoi amici. Le preghiere di tutto il mondo del calcio sono con lui. Che riposi in pace".
"Un Papa diverso, vicino, argentino. Grazie per aver fatto del mondo un posto migliore. Ci mancherai. QEPD (abbreviazione in spagnolo per 'riposa in pace' ndr) Papa Francesco". Così, con una storia su Instagram, Lionel Messi ricorda il Pontefice. La Pulce posta anche una foto di quando andò in Vaticano e donò un alberello di ulivo al Papa.

Il cordoglio di Malagò
"Lo sport italiano, profondamente addolorato, si unisce all'inconsolabile dolore per la scomparsa del Santo Padre Francesco, Jorge Mario Bergoglio. Il mondo è rimasto orfano di una guida spirituale che ha saputo illuminare il cammino dei fedeli e dell'intera collettività, grazie al suo messaggio ispirato alla fratellanza, alla mutualità e a quei valori che rappresentano il fine cui anelare per costruire una società migliore. Papa Francesco ha illuminato le nostre coscienze dimostrando costantemente la sua vicinanza al nostro mondo, condividendone gli ideali e le finalità". Così Giovanni Malagò, presidente del Coni, ricorda Papa Francesco, scomparso all'età di 88 anni, invitando anche le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a sospendere tutte le attività sportive previste nella giornata odierna e a far osservare un minuto di silenzio nelle manifestazioni agonistiche in programma in Italia nel resto della settimana. "
"Sono tanti i ricordi che ci legano a lui - prosegue Malagò - e le occasioni di raccoglimento in cui ha voluto gratificare le varie espressioni del sistema, stimolandoci a comprendere l'importanza della testimonianza offerta nell'esercizio della pratica sportiva come modello comportamentale per le nuove generazioni e per chiunque sappia farsi permeare dalla sua autenticità. Ricordo con emozione e orgoglio l'udienza del 2014 in cui ha ricevuto l'intero sport italiano nella Basilica di San Pietro per celebrare il Centenario del Coni, nonché l'adesione incondizionata allo spirito olimpico che può contribuire a raggiungere quei traguardi dell'anima da perseguire quotidianamente. Omaggiare la memoria del Santo Padre Francesco vuol dire rinnovare questo impegno nel suo indimenticabile ricordo", conclude.
Il saluto di Pancalli
"L'umanità perde un grande Pontefice, un uomo che ha dedicato la sua vita agli ultimi e ai più fragili inviando al mondo un forte messaggio di amore e di solidarietà". Questo il ricordo di Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, sui propri canali social, riguardo alla morte di Papa Francesco. "La sua scomparsa ci riempie di dolore. Porteremo per sempre nel nostro cuore - aggiunge Pancalli - le sue parole di ammirazione e di incoraggiamento nei confronti della famiglia paralimpica".
"In occasione della firma della Dichiarazione 'Sport per tutti: coeso, accessibile e a misura di ciascuno' nel 2022 ha saputo indicare una strada anche al mondo dello sport, attribuendogli l'importante ruolo di messaggero di pace, generatore di comunità, per la costruzione di una società più equa e più giusta. Grazie Santo Padre per aver condiviso con un noi questo messaggio di speranza e per averci ispirato ogni giorno nelle nostre azioni", ha concluso.
Anche l'Uefa esprime "le sue più sincere condoglianze ai fedeli cattolici di tutto il mondo e al Vaticano" per la scomparsa di papa Francesco, accompagnate da una dichiarazione del suo presidente, Aleksander Ceferin: "Papa Francesco è stato un faro di speranza per tutta l'umanità in questi tempi di guerra e difficoltà. Un'umanità che ora - afferma Ceferin - rimarrà orfana di quella voce, instancabile e potente, che si è sempre levata in difesa dei poveri, degli umili e dei vulnerabili per invocare rispetto, accettazione e uguaglianza e per implorare una pace che sembrava sempre lontana, eppure sempre più desiderata dal cuore del mondo".
Il n.1 dell'Uefa ha poi voluto sottolineare del Santo padre "l'entusiasmo per il calcio, una passione coltivata fin dalla giovinezza, a testimonianza di uno spirito gioioso e della sua capacità di entrare in contatto con le persone attraverso il calore e un senso di umanità condivisa".