Altri

Il ritorno alle origini di Conte e l'occasionissima di Raspadori contro la Lazio

Conte e Raspadori festeggiano un gol del Napoli
Conte e Raspadori festeggiano un gol del NapoliCiro De Luca / NurPhoto / AFP
Il tecnico salentino, che ha fatto del 3-5-2 un marchio di fabbrica vincente, all'Olimpico sarà obbligato a usare il suo modulo più amato per forza di cose. E vicino al suo giocatore feticcio Lukaku, agirà uno dei giocatori che meno ha potuto esprimersi nella stagione attuale degli azzurri

"Troveremo il nostro abito migliore senza snaturarci". Così ha detto Antonio Conte nella conferenza stampa di oggi prima dello scontro dell'Olimpico contro la Lazio. Uno scontro al quale il Napoli arriva acciaccato e stanco. Perché non solo è incappato in due pareggi in rimonta di seguito contro Roma e Udinese, nei quali è stato evidente il calo fisico nell'ultima mezz'ora. Ma anche perché agli infortuni di Olivera e Spinazzola si è aggiunto anche quello di Neres. Il che significa che la fascia sinistra è totalmente monca. 

Ma il grande condottiero è capace di organizzare le proprie truppe anche in momenti difficili e con una disponibilità limitata di uomini e di risorse. Ancora capolista, seppur di un'incollatura, la squadra partenopea sta provando a fare di necessità virtù da inizio stagione. E se fino a questo momento ha sorpreso un po' tutti, adesso dovrà davvero rimboccarsi le maniche. Perché l'esterno brasiliano ex Benfica non aveva fatto rimpiangere il partente Kvaratskhelia, visti i sei assist e le due reti in 22 partite di campionato, oltre alla capacità di generare sempre pericolo saltando gli avversari.

Le statistiche in campionato di Neres
Le statistiche in campionato di NeresFlashscore

Adesso, però, senza neanche un giocatore di ruolo disponibile a sinistra, la formazione rabberciata più utile contro i biancocelesti, che invece vivono un bel momento, sembra essere quella improntata su un 3-5-2. Parliamo, dunque, del modulo che Conte ha portato alla massima esaltazione, specialmente con la Juventus vincitrice di tre campionati di seguito e l'Inter campione d'Italia nel 2021. Dopo aver dirottato sul 4-3-3 a ottobre per la sfida di Torino proprio contro la sua ex squadra, l'allenatore salentino si vede adesso obbligato a tornare alle origini. 

Il rientro di Buongiorno, infatti, favorisce lo schieramento a tre con Rrahmani e Juan Jesus, mentre permetterebbe a Di Lorenzo di spostarsi come quinto di destra in mediana, mentre a sinistra agirà il vituperato Mazzocchi, che su quel fronte è comunque adattato. Sicuro del valore dei suoi centrocampisti, Conte confermerà Lobotka, Anguissa e McTominay nella zona nevralgica del terreno di gioco.

Raspa in

In avanti, invece, sembra essere giunta la grande occasione per Raspadori. Arrivato in azzurro nell'estate del 2022 per 30 milioni, l'attaccante emiliano porta ancora sulla schiena il cartellino del giocatore inepresso. A volte schierato ala sinistra e altre come centravanti, il classe 2000 è la classica seconda punta che in un 4-3-3 non si raccapezza ma che in un 3-5-2 può davvero fare la differenza. Soprattutto se schierato a supporto di un centravanti fisico come Lukaku, il quale a sua volta con un partner nelle vicinanze ha sempre reso meglio che in solitario.

La classifica attuale di Lazio e Napoli
La classifica attuale di Lazio e NapoliFlashscore

Lo scontro dell'Olimpico arriva in un momento delicato per l'attaccante, che da tempo cerca più spazio, e anche per la squadra azzurra. Entrambi dovranno provare, per giunta in casa di una Lazio in ottima condizione e che ha vinto le due sfide giocate in questa stagione, di valere di più di quanto il trend attuale fotografa. Perché se Conte torna alle vecchie abitudini di un 3-5-2 con il quale ha ottenuto grandi risultati anche con la nazionale italiana, Raspadori potrà finalmente districarsi dove più ama.

Senza il fisico da corazziere ma con una capacità di movimento e una tecnica di tiro importante, l'emiliano sarà chiamato a far dimenticare in una sola partita sia Neres sia Kvaratskhelia. Una responsabilità pesante, che però potrebbe venire spazzata via dalla caparbietà di colui che a fine aprile 2023 siglò il gol Scudetto nel finale di un match infuocato all'Allianz Stadium.