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I numeri incoronano Kean: l'attaccante è rinato a Firenze e Palladino si gode i suoi gol

Moise Kean
Moise KeanMassimo Paolone / LaPresse / Profimedia
Stagione straordinaria con 24 gol finora fra viola e azzurro per l'ex Juventus, merito della squadra toscana che ci ha creduto. Ma un'offerta di 52 milioni potrebbe vederlo partire.

Il centravanti 'moderno' che l'Italia cercava, forse c'è. Non soltanto la Fiorentina può dire di aver trovato finalmente un attaccante degno della storia del club dopo i vari Hamrin, Batistuta, Toni, Gilardino.

Anche la Nazionale può dirsi oltremodo soddisfatta della stagione straordinaria di Moise Kean che a Firenze sembra aver trovato la piazza ideale per la definitiva maturità e consacrazione.

Capacità balistiche, strapotere fisico, grinta, personalità, una sempre più riconosciuta leadership in campo e fuori. Un centravanti che, mai come nel suo caso, si può dire che fa davvero reparto da solo.

Kean è secondo solo a Retegui
Kean è secondo solo a ReteguiAndrea Martini / NurPhoto / NurPhoto via AFP

I numeri stanno lì a confermarlo: 21 gol in 35 presenze finora in maglia viola di cui 16 in campionato fra cui quello di ieri, decisivo, nella vittoria contro l'Atalanta (l'ultimo attaccante italiano della Fiorentina a riuscirci è stato Pepito Rossi nel 2013-14), 4 in Conference League preliminari compresi e uno in Coppa Italia.

A questi vanno aggiunti i tre realizzati in Nazionale, compresa la doppietta alla Germania a Dortmund nell'ultima partita di Nations League.

Spalletti: "Ha coraggio e personalità, adesso è completo"

"Abbiamo trovato un lottatore che sa tenere palla e fa salire la squadra, uno di quelli che sa attaccare gli spazi perché è veloce. Moise ha coraggio e personalità, adesso è completo, mi dà una conferma come altre che abbiamo avuto" ha detto di lui Luciano Spalletti dopo la recente trasferta tedesca.

Il ct azzurro se lo tiene giustamente ben stretto in previsione delle qualificazioni mondiali che scatteranno a giugno e che l'Italia non può assolutamente fallire dopo le ultime due cocenti esclusioni.

Il problema del gol per la Nazionale sembra quindi risolto grazie a Kean e a Mateo Retegui, rispettivamente secondo e primo (con 22 reti) nella classifica marcatori della Serie A: non accadeva da tempo.

Intanto l'ex centravanti bianconero si è aggiudicato ieri il duello contro il collega atalantino nella partita al Franchi vinta dalla Fiorentina.

Palladino si gode il suo pupillo

Un successo che ha permesso a Raffaele Palladino di spezzare il tabù contro il maestro Gasperini e ha reso il tecnico viola particolarmente soddisfatto anche per altri motivi perché dietro all'esplosione di Kean c'è la sua mano: lui voleva Moise già a Monza e quando è arrivato l'estate scorsa ad allenare a Firenze lo ha chiesto espressamente nonostante l'attaccante provenisse da un'annata alla Juventus a dir poco deludente, con zero gol e poche apparizioni. Palladino ci ha visto giusto, la società lo stesso avendoci investito 13 milioni di euro più 5 di bonus.

La clausola da 52 milioni

Resta il nodo della clausola da 52 milioni che Kean e il suo entourage hanno chiesto di inserire nel contratto. Una cifra alta ma alla luce del rendimento del giocatore non certo inaccessibile per i top club, specie quelli inglesi che non a caso lo stanno monitorando con grande attenzione.

Una questione che tiene in ansia i tifosi viola e che potrebbe essere sull'agenda di Rocco Commisso arrivato ieri a Firenze dove si tratterrà per almeno tre settimane. "Ci sono pochi umani come Moise", ha scherzato il patron parlando ai media oggi a Viareggio a margine della finale del torneo giovanile tra Fiorentina e Genoa.