In casa dell'Udinese il Milan trova il successo più rassicurante di questo inizio di stagione, allungando la striscia positiva e salendo a quota 9.
Il finale, 0-3, condanna la squadra friulana al primo stop in campionato e consente ai rossoneri di operare il sorpasso proprio ai danni dei ragazzi di Kosta Runjaic, fermi a 7 punti.
L'Udinese dura 40 minuti
Due grandi occasioni e un gol nei primi quarantacinque minuti per il Milan di Marco Landucci, oggi in panchina al posto dello squalificato Massimiliano Allegri.
I rossoneri hanno dovuto aspettare 40 minuti per rompere il muro bianconero e sbloccare il match, giocando con pazienza prima dello squillo di Christian Pulisic, già in gol contro Bari in Coppa Italia e Lecce in campionato.
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Lo statunitense ha iniziato e poi convertito in gol l'azione dello 0-1, scambiando sull'out sinistro con Pervis Estupinan e poi beneficiando di una corta respinta di Razvan Sava, dopo una deviazione di Thomas Kristensen.
In mezzo, una prova coraggiosa ma poco pungente dell'Udinese e una buona chance sprecata da Santiago Gimenez al 19esimo, fermato dal portiere rumeno in uscita.
Uno-due mortifero
Nella seconda parte di gara il Milan ci ha messo otto minuti a mettere in ghiaccio la gara: al 46esimo è Youssouf Fofana a trovare il raddoppio sfruttando un errato disimpegno della retroguardia locale (e al pressing di Christian Pulisic su Jesper Karlstrom), mentre al 53esimo è ancora il nordamericano a bucare la rete friulana approfittando di un Razvan Sava non impeccabile sul suo palo, dopo un'imbeccata di Adrien Rabiot.
Avanti di tre gol, la squadra rossonera ha continuato a giocare senza accontentarsi, mentre Kosta Runjaic ha fatto affidamento a quattro cambi: Adam Buksa, Nicolò Zaniolo, Rui Modesto e Alessandro Zanoli.

La replica di Marco Landucci non si fa attendere: entrano Ruben Loftus-Cheek, Christopher Nkunku, Samuele Ricci e Koni De Winter.
L'ultimo brivido del match è firmato Adrien Rabiot con un diagonale mancino fuori di poco, ma il risultato però non cambia più, nonostante la voglia dei nuovi entrati di far bene e qualche timido tentativo da parte dei padroni di casa di segnare almeno il gol della bandiera.