Gigi Riva, capocannoniere della Nazionale con 35 reti e numero 11 dello scudetto del Cagliari del 1970, era stato ricoverato all'ospedale Brotzu di Cagliari. Il campione rossoblù aveva subito un infarto.

Secondo i medici, le sue condizioni avevano destato subito preoccupazione visto una grave malattia coronarica, ma nulla faceva pensare a una morte così repentina.

Il malore risale alla giornata di domenica, poi la corsa al Pronto soccorso di via Peretti con i medici che hanno disposto la degenza nel reparto di Cardiologia. 

Il primo bollettino era stato rassicurante

"Il paziente è sereno e le sue le condizioni generali sono stabili": così era stato il primo bollettino medico della direzione dell'Arnas Brotzu sulle condizioni di Riva.

"Attualmente è sotto sorveglianza del personale sanitario e accudito dai famigliari. Nei prossimi giorni si proseguirà con gli accertamenti clinici del caso", così aveva detto la direzione del nosocomio.

La questione dell'intervento

Tra familiari e amici stretti di Rombo di Tuono - presidente onorario del Cagliari, 79 anni compiuti lo scorso novembre -  trapelava un certo ottimismo: si pensava che il problema avrebbe potuto essere superato grazie a un piccolo intervento.

Secondo le recenti dichiarazioni dell'equipe medica, l'ex giocatore stava riflettendo su questa opzione al momento della morte.

"Siamo con te"

Anche il Cagliari aveva mandato un messaggio di vicinanza "Siamo con te, forza Gigi", aveva scritto il club sardo.

Gigi Riva, presidente onorario del club rossoblù dal dicembre 2019, già presidente del Cagliari nel 1986, si è spento a 79 anni.