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Follia Napoli, caso Osimhen e possibili conseguenze: quando un like può costare milioni

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Victor Osimhen e, sfuocato in primo piano, Aurelio De Laurentiis
Victor Osimhen e, sfuocato in primo piano, Aurelio De LaurentiisProfimedia
Resta ancora da capire chi, per ottenere qualche visualizzazione, abbia premuto il pulsante "pubblica" condividendo quei video, mettendo nei guai la società azzurra. Quello che è certo è che il danno economico oltre che di reputazione per il club campione d'Italia potrebbe essere enorme. Intanto Osimhen ha cancellato dal suo profilo Instagram quasi ogni riferimento al Napoli.

Non è semplice capire quello che sta succedendo a Napoli. Il silenzio della società, di certo non aiuta. Ma non è detto che verrà mantenuto a lungo. Probabilmente, dopo aver pensato poco, pubblicando sulle proprie reti sociali due post assurdi, il club azzurro sta ragionando, questa volta seriamente, sul da farsi.

Ci riferiamo naturalemente al caso Osimhen che, in meno di 24 ore ha dirottato l'attenzione sul centravanti nigeriano del Napoli allontanandola dal futuro di Rudi Garcia che, per ovvie ragioni, è passato (almeno momentaneamente) in secondo piano.

Ricapitoliamo. In preda a un attacco di follia il club azzurro ha postato sul proprio profilo TikTok due video sul miglior calciatore nonché capocannoniere della scorsa campagna di Serie A. 

E se nel primo si faceva ironia sul rigore sbagliato a Bologna, nel secondo, Osi veniva accostato a una noce di cocco. Ed è proprio su questo secondo punto che l'intervento del Napoli dovrà essere perentorio perché dalla stupidità al razzismo, spesso e volentieri, il passo è breve.

Non sono in pochi, infatti, ad aver ricordato le parole di De Laurentiis (che è pure indagato per presunte irregolarità nel suo ingaggio) quando, durante uno dei suoi soliti attacchi di onnipotenza, aveva assicurato che non avrebbe permesso ai suoi tesserati di partecipare alla Coppa d'Africa

E dire che subito dopo la fine della partita contro il Bologna, l'attaccante nigeriano si era scusato con i propri compagni di squadra per la reazione avuta al momento della sostituzione decisa da Rudi al quale aveva fatto arrivare il suo messaggio, con evidenti gesti, secondo il quale sarebbe stato opportuno provare a vincere la partita giocando gli ultimi minuti con due attaccanti.

A poco è servito che l'admin (o chi per lui) del club partenopeo abbia capito subito di aver commesso un gravissimo errore, cancellando i due video che, però, erano già diventati virali. Offensivamente virali. A tal punto che il diretto interessato ha cancellato ogni riferimento al Napoli dal suo profilo Instagram.

Il profilo Instagram di Osimhen
Il profilo Instagram di OsimhenInstagram

Sì, perché, più o meno consapevolmente, si è preso in giro (nel migliore dei casi) l'artefice principale in campo del terzo scudetto della storia del club azzurro. Non a caso, la risposta dell'agente del nigeriano, Roberto Calenda, non si è fatta attendere.

"Quanto accaduto oggi sul profilo ufficiale del Napoli sulla piattaforma TikTok non è accettabile. Un filmato che deride Victor è stato prima reso pubblico e poi, ma ormai tardivamente, cancellato. Un fatto grave che crea un danno serissimo al giocatore e si somma al trattamento che il ragazzo sta subendo nell’ultimo periodo tra processi mediatici e fake news. Ci riserviamo la valutazione di intraprendere azioni legali ed ogni iniziativa utile a tutelare Victor Osimhen".

E se Osimhen non ha ancora fatto nessuna dichiarazione (limitandosi, come dicevamo, a mostrare la propria contrarietà a quanto successo, cancellando il Napoli dalle proprie reti sociali), ci ha pensato il suo entourage a sparare a zero contro il comportamento della società.

"Dico questo come giornalista, non parlo per lui dico solo quello che è inevitabile. Osimhen andrà via quanto prima, nessuna squadra prende in giro il suo miglior giocatore. Comunque io non credo che si parli di razzismo e non credo che il Napoli lo sia, ma è una vergogna, inaccettabile, una grande mancanza di rispetto, è ridicolo ed è un errore grossolano. Stiamo parlando del miglior attaccante in Italia, candidato al Pallone d’oro e del miglior giocatore in Serie A", ha assicurato l'amico giornalista, Oma Akatugba.

A questo punto, dopo un'estate passata a rifiutare tutte le offerte arrivate per lui, il presidente De Laurentiis è chiamato non solo a riportare la situazione sportiva alla normalità, ma anche e soprattutto a risolvere la peggior crisi  al quale il Napoli ha dovuto far fronte da quando c'è lui

È sicuramente presto per assicurare - come ha fatto Akatugba prima di cancellare, anche lui, il tweet - che Osimhen andrà via presto. Ma quello che è certo è che se le spiegazioni che gli verranno date non lo convinceranno della buona fede del club, difficilmente De Laurentiis riuscirà a trattenerlo a lungo al Maradona.

E questa volta, non ci sarà contratto che tenga, perché il coltello dalla parte del manico, dopo tutto quello che è successo ce l'ha il calciatore con tutte le conseguenze del caso.

Furioso

Osi e la sua richiesta a Rudi
Osi e la sua richiesta a RudiProfimedia

Nel frattempo, Osi, quand'è arrivato stamattina al ritiro prepartita del Napoli in un hotel di Pozzuoli, è entrato senza salutare i compagni che erano all'esterno dell'albergo.

La rabbia dell'attaccante del Napoli era chiara anche dall'andatura: Osimhen, con le cuffie alle orecchie, è sceso dall'auto, ha salutato Giuseppe Santoro, team manager del Napoli, ma poi è passato accanto a Demme, che era seduto sulle scale insieme a Zielinski e gli aveva allungato la mano per salutarlo. Il nigeriano, però, non gliel'ha stretta, tirando dritto.

Osimhen dovrebbe essere regolarmente in campo stasera al Maradona contro l'Udinese. L'ultima parola, però spetta al tecnico Garcia.