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Dunga spinge il Pisa: "Serve restare uniti, con la città al nostro fianco la salvezza è possibile”

Carlos Dunga
Carlos DungaCLAUDIO VILLA / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP
Trentiquattro anni dopo l’ultima volta in Serie A, il Pisa si affida anche alla voce di una sua icona: Carlos Dunga. L’ex centrocampista brasiliano, campione del mondo nel 1994 e simbolo dei nerazzurri nell’era Anconetani, in un’intervista a La Nazione lancia un appello all’unità.

"Pisa non è solo una squadra con undici giocatori in campo, insieme ai calciatori c'è una città intera e sarà questa forza, questa energia, questa grande unione a permetterci di conservare questa categoria": Parola di Carlos Dunga, campione del mondo con il Brasile nel 1994 e CT della Selecao per sei anni in due diversi incarichi, che intervistato da La Nazione usa il noi per descrivere il ritorno in A dei nerazzurri 34 anni dopo.

Dunga a Pisa arrivò nella stagione 1987/88 alla guida di toscani c'era il patron Romeo Anconetani, un anno soltanto che ha reso il centrocampista brasiliano un'icona della Hall of Fame pisana ma che è rimasto sulla pelle e nel cuore dello stesso ex CT verdeoro.

"La salvezza - dice Dunga - non passa soltanto dai calciatori. Dobbiamo restare uniti nei momenti difficili, sostenere la squadra e insieme ce la faremo. Non esistono partite vinte o perse a priori. Nulla è impossibile. Ogni partita dovrà essere affrontata come se fosse una finale. Se facciamo così allora il traguardo della salvezza è possibile".

"Sono legato a questa città che mi ha dato tanto. Mi ha permesso di esordire in Serie A facendo decollare la mia carriera. A Pisa ho conquistato un posto in Nazionale e mi sono sentito a casa". Infine la dedica conclusiva: "Oggi penso anche a Romeo e a quei ragazzi degli anni '80. Porto tutti nel cuore".