"È facile prevedere che l'anno prossimo si tornerà alla luce del sole", hanno dichiarato le autorità dopo le violente scene che si sono verificate intorno allo Stadio Olimpico poche ore prima che la Lazio ospitasse la Roma.
Il caos è scoppiato quando circa 500 tifosi della Roma, molti dei quali con il volto coperto, hanno tentato di affrontare gli ultras della Lazio tra Ponte Milvio e Ponte Duca d'Aosta, vicino allo stadio.
La polizia è riuscita a impedire lo scontro diretto tra i gruppi, ma ha dovuto affrontare una raffica di proiettili per i suoi sforzi.
Gli agenti hanno poi utilizzato idranti e gas lacrimogeni quando alcune centinaia di tifosi della Lazio hanno attaccato le linee di polizia. La violenza si è riversata nel vicino quartiere Flaminio, dove un semaforo e diverse auto parcheggiate sono state danneggiate durante una pioggia di bottiglie e pietre.
Nonostante una vasta operazione di sicurezza che ha coinvolto 2.000 agenti e sequestri mattutini di mazze e aste di ferro, le autorità non sono riuscite a contenere completamente i disordini.
Si tratta del secondo derby di Roma consecutivo funestato dalla violenza da quando l'incontro è tornato a svolgersi in orario serale dopo una pausa di cinque anni di partite diurne. La partita di domenica è iniziata alle 20:45 ora locale.
Un arresto
Un arresto in flagranza differita per gli scontri di ieri prima del derby tra Lazio e Roma. Secondo quanto si apprende, è accusato si resistenza e violenza aggravata a pubblico ufficiale.
Sono in corso valutazioni per concorso in lesioni gravi a pubblico ufficiale e danneggiamento di beni dello Stato. Al vaglio le immagini per identificare altri responsabili dei disordini. Sale intanto a 24 il bilancio dei feriti tra le forze dell'ordine.