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Di Francesco: "I ragazzi meritano queste soddisfazioni" e Palladino: "Primo gol da annullare"

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Eusebio Di Francesco
Eusebio Di FrancescoMAURIZIO LAGANA/GETTY IMAGES EUROPE/Getty Images via AFP
Il tecnico del Venezia dopo la vittoria contro la Fiorentina: "Al di là delle vittorie, nelle ultime 10-11 gare la squadra c'è sempre stata. Da domani, però, testa al Cagliari". L'allenatore dei toscani:

Al termine di Venezia-Fiorentina 2-1, i mister del Venezia Eusebio Di Francesco ha parlato del match a DAZN partendo dall'atteggiamento dei suoi: "Sì, i ragazzi stanno lavorando proprio in questa direzione e meritano questa vittoria e queste soddisfazioni. Nelle ultime gare ci siamo andati davvero vicini, mostrando sempre grande voglia di fare la partita, anche se a volte siamo stati poco intelligenti in alcune situazioni. Oggi abbiamo cercato di sfruttare al meglio le opportunità, anche se avremmo potuto segnare di più, specialmente con Yeboah, che ha avuto due o tre occasioni importanti. La scelta di schierare due attaccanti di profondità e velocità è stata fatta proprio per mettere in difficoltà la Fiorentina, viste le loro caratteristiche. Fortunatamente è andata bene".

Adesso il Venezia è padrone del proprio destino: "Faccio calcio da tanti anni e so benissimo cosa significa. È importante godersi questa vittoria, perché è giusto che stasera i ragazzi si godano questa grande partita, soprattutto per l'atteggiamento, la voglia di vincere e l'entusiasmo che si è ricreato attorno alla squadra. Al di là delle vittorie, nelle ultime 10-11 gare la squadra c'è sempre stata. Da domani, però, testa al Cagliari: questo è l'obiettivo. A livello psicologico dobbiamo pensare che questa vittoria sia importante, ma non basta. Bisogna godersela stasera, ma poi ripartire con maggiore consapevolezza, sapendo che possiamo andare a Cagliari a giocarci la partita. Troveremo sicuramente un ambiente ostile e difficile, ma siamo consapevoli di questo e ci prepareremo al meglio".

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Parlando dei singoli, su Nicolussi Caviglia: "Proprio in settimana con abbiamo fatto dei video individuali e ne abbiamo parlato. Io lo chiamo 'il professore' e la sua risposta è stata: 'Mister, la prossima volta non accadrà', riferendosi ad alcune situazioni in cui non era stato quello che avete visto stasera. Oggi, invece, secondo me ha fatto una grande partita sotto tutti i punti di vista: nella guida della squadra, nella voglia di avere sempre il pallone, di sbagliare e andarselo a riprendere. Insomma, ha dato grande sostanza in mezzo al campo. Come hai detto tu, è stato un giocatore solido ed è importante in quel ruolo. Sai benissimo che il play, in determinate squadre come la nostra, può fare davvero la differenza".

Palladino: "ll primo gol è un tocco di mano"

Poi Raffaele Palladino, che inizia subito commentando il primo gol del Venezia: "Il primo gol è un tocco di mano. Ho sentito anche i vostri commenti, era un gol da annullare. Dalla panchina la sensazione era chiara, anche perché abbiamo le camere tattiche e si vede bene. C’è dispiacere, perché il calcio è fatto di episodi e questi possono indirizzare una partita. Accettiamo l’errore, ma è un errore grave che ha sicuramente deciso un gol. Al di là di questo, ci è girata male anche dopo: sull’1-0 abbiamo reagito bene, poi nella stessa azione abbiamo subito il 2-0. Anche quello dobbiamo accettarlo. La squadra ha reagito, ma non siamo riusciti a pareggiare. C’è tanto dispiacere, ci tenevamo molto. I ragazzi hanno dato tutto, non posso rimproverare nulla alla squadra. Scusate per la voce, ma anche io ho cercato di dare tutto ai ragazzi. Ora abbiamo due partite e dobbiamo cercare di fare più punti possibile, nel modo giusto".

Alla Fiorentina non è riuscita la rimonta: "Giocare ogni tre giorni ti fa perdere energie mentali e fisiche, è fisiologico, il calcio è così. In questi giorni ho cercato di recuperare soprattutto le energie mentali della squadra, perché giovedì per noi è stata una batosta e da queste situazioni bisogna rialzarsi non solo fisicamente, ma anche mentalmente. Secondo me ci siamo riusciti, la partita l’abbiamo fatta. Ci è mancata un po’ di vivacità, il Venezia era più brillante, aveva grandi transizioni con due punte rapide. Però i ragazzi hanno dato tutto, anche chi è entrato dalla panchina. L’altro giorno mi ero arrabbiato con i subentrati, oggi invece hanno dato tutto. C’è tanto dispiacere, ma bisogna accettare: il calcio è così. Sono positivo, bisogna accettare i verdetti del campo e andare avanti. Mancano due partite e dobbiamo affrontarle al meglio.”

Di positivo c'è il rinnovo, di negativo gli ultimi risultati: "Dobbiamo ancora vedere se non andremo in Europa, perché ci sono due partite e possiamo approfittare di eventuali passi falsi degli altri. Come è successo a noi, può succedere anche agli altri, quindi non è tutto chiuso. Invito tutti, me compreso, a dare il massimo in queste due partite, poi vedremo il verdetto all’ultimo secondo dell’ultima giornata. Per quanto riguarda il mio contratto, non sono legato ai soldi o alla durata: amo questo lavoro, lo faccio con passione, amore e orgoglio. Cerco di dare tutto me stesso, insieme al mio staff, per la società. Ho dato tutto quest’anno e continuerò a farlo. Non è la durata del contratto che mi rende tranquillo, ma il lavoro che svolgo ogni giorno. L’obiettivo è provare ad arrivare in Europa, è la nostra ambizione e i ragazzi se lo meritano. Purtroppo, però, non sempre ciò che meriti arriva, bisogna accettare anche i verdetti del calcio e quello che succede la domenica."