Scott McTominay: Manchester United - Napoli, 2024 (30,5 milioni di euro)
Non voluto all’Old Trafford, amato a Napoli: l’impatto di Scott McTominay sulla squadra partenopea, arrivato durante il Deadline Day della scorsa estate, è stato impressionante.
Il centrocampista scozzese ha subito infiammato la Serie A, aprendo il suo bottino con un gol in Coppa Italia contro il Palermo e trovando poi la rete anche in campionato poco dopo.

Ma a catturare l’attenzione è stata soprattutto l’importanza dei suoi gol. Con il Napoli in piena corsa scudetto insieme all’Inter, McTominay segna al 23° minuto, regalando un punto prezioso alla sua squadra prima di Natale, un pareggio decisivo per i campioni in carica.
Ad aprile entra nel cuore dei tifosi partenopei: cinque gol in tre partite, la conquista del suo primo Scudetto da calciatore e il riconoscimento di miglior giocatore della Serie A.
Ha anche sviluppato una particolare passione per i pomodori italiani: insomma, un affare che ha portato vantaggi da entrambe le parti.
Rivaldo: Deportivo La Coruna - Barcellona, 1997 (23,5 milioni di euro)
Torniamo al 1997 per la nostra prossima superstar. Dopo essersi fatto un nome al Deportivo, Bobby Robson, allora allenatore del Barcellona, aveva un solo nome in mente per sostituire Ronaldo, “O Fenômeno”: il suo connazionale Rivaldo.
Il club catalano non ha nemmeno aperto trattative con i rivali della Liga, pagando subito la clausola rescissoria di quattro miliardi di pesetas - circa 23,5 milioni di euro attuali - per assicurarsi il talento brasiliano al Camp Nou.
Nella sua prima stagione al Barcellona, Rivaldo conduce la squadra al double nazionale spagnolo, mettendo in mostra tecnica, fantasia e soprattutto una straordinaria vena realizzativa.
L’anno successivo conquista il Pallone d’Oro e trascorre cinque stagioni con i colori blaugrana, diventando un vero pioniere per i futuri talenti sudamericani: apre la strada a stelle come Ronaldinho e Lionel Messi, che avrebbero continuato a far brillare il Barcellona a livello mondiale.
Alessandro Nesta: Lazio - Milan, 2002 (31 milioni di euro)
Uno dei difensori più eleganti e raffinati del XXI secolo, Alessandro Nesta aveva già collezionato titoli importanti in Italia con la Lazio prima di trasferirsi al Milan nel 2002.
Con uno scudetto già all’attivo, la Lazio fu costretta a cederlo a causa di gravi problemi finanziari, e in rossonero Nesta avrebbe presto brillato.
In coppia con l'icona del club Paulo Maldini e al fianco di giocatori del calibro di Cafu, Jaap Stam e Alessandro Costacurta, gettò le basi per il periodo d’oro della squadra.
Nella sua prima stagione al Milan, Nesta conquista la Champions League, con la vittoria in finale contro la Juventus. Il difensore mantiene la porta inviolata in una partita terminata 0-0, prima che i rossoneri trionfino ai rigori.
Nella stagione 2003/2004, il Milan si laurea campione d’Italia, dominando il campionato e stabilendo il record di punti per una stagione di 34 partite: 82.
In totale, Nesta trascorre un decennio a Milano, collezionando 224 presenze e consacrandosi come una vera leggenda del club.
Wayne Rooney: Everton - Manchester United, 2004 (37 milioni di euro)
Era inevitabile che Wayne Rooney lasciasse il suo club d’infanzia, l’Everton, per esplorare nuovi orizzonti da adolescente, dopo essersi messo in luce con un gol straordinario contro l’Arsenal a soli 16 anni.
Il suo trasferimento al Manchester United fece clamore: la cifra pagata fu un record per un giocatore under 20 nell’allora Premier League, ma Rooney ripagò subito le attese. Al suo debutto in Champions League contro il Fenerbahce, firma una tripletta nella vittoria per 6-2, dando il via a un rapporto destinato a durare 13 anni.
Tra alti e bassi, incluso un momento nel 2010 in cui pensò di lasciare il club, Rooney rimase e continuò a infrangere record, diventando una leggenda dei Red Devils.
Con i Red Devils, Rooney ha superato il record di gol di Bobby Charlton e ha sollevato tutti i trofei disponibili. I suoi anni migliori, probabilmente, sono stati quelli condivisi con Cristiano Ronaldo: insieme hanno travolto le difese avversarie, culminando nel trionfo in Champions League del 2007.
E chi potrebbe mai dimenticare la spettacolare rovesciata con cui segnò contro gli acerrimi rivali del Manchester City?
Claude Makelele: Real Madrid - Chelsea, 2003 (20 milioni di euro)
Sai di essere un grande giocatore quando riesci a ridefinire un ruolo. Claude Makélélé si era affermato al Real Madrid come centrocampista difensivo di grande personalità, capace di presidiare la retroguardia con disinvoltura, al punto che il suo ruolo è diventato noto come “ruolo Makélélé”.
Il suo trasferimento al Chelsea nel 2003, in un club ricco e in piena rinascita, suscitò grande clamore, e il francese si sarebbe presto affermato come pilastro di una squadra destinata a dominare negli anni successivi.
Il suo primo allenatore, Claudio Ranieri, lo definì “la batteria della squadra”, ma sarà sotto José Mourinho che Makélélé dimostrerà appieno il suo valore. Nella stagione 2004/05, i Blues conquistarono il loro primo titolo di Premier League con 95 punti, grazie soprattutto a una difesa impenetrabile: solo 15 gol subiti e una sola sconfitta.
In un gesto toccante, che sottolinea quanto fosse centrale nel gruppo, Makélélé ebbe l’opportunità di calciare un rigore contro il Charlton Athletic nell’ultima partita casalinga della stagione.
Sbagliò, ma mantenne la calma e segnò nella ripresa, contribuendo alla vittoria in una partita combattuta. I festeggiamenti furono la perfetta celebrazione dell’importanza del francese all’interno della squadra.
Makélélé trascorse cinque anni a Stamford Bridge prima di trasferirsi al Paris Saint-Germain, lasciando un segno indelebile nei Blues.
