De Rossi torna all'Olimpico da avversario: "Non c'è vendetta o astio, voglio fare bella figura"

Daniele De Rossi
Daniele De RossiTIMOTHY ROGERS / GETTY IMAGES EUROPE / GETTY IMAGES VIA AFP

L'allenatore del Genoa, ex bandiera giallorossa, sogna il primo successo del Grifone nello stadio romano e la salvezza dei suoi: "La nostra missione"

"Sarà una novità, ma me l'aspettavo che sarebbe arrivato questo giorno. Non ho mai creduto agli ex che si disperano se fanno gol. Non c'è vendetta o astio, ma voglio fare bella figura. Col mio staff abbiamo vissuto tutta la settimana con l'idea di vincere a Roma, e con l'unico obiettivo di salvare il Genoa, la nostra missione".

Non sarà una gara come le altre quella di lunedì per Daniele De Rossi, il ritorno all'Olimpico da avversario della sua Roma: "La mia fede calcistica l'ho scritta in faccia, e l'ho sempre vissuta con dignità da calciatore e quando ero fuori, senza mai chiedere di rientrare. So stare anche senza la Roma".

Spazio al campo dunque, con un Genoa reduce da due sconfitte consecutive, seppur dopo due buone prestazioni. "Con l'Inter il dislivello era netto, con l'Atalanta abbiamo fatto una grande partita. Ma da lì a diventare euforici per aver perso due partite in casa, ce ne passa. Non ci distruggiamo e non ci abbattiamo, perché mancano 20 partite, e c'è tempo per andare malissimo o per andare benissimo".

Una Roma non semplice da affrontare, come tutte le squadre di Gasperini d'altronde, e questo De Rossi lo sa bene. "Va affrontata con grande cautela e rispetto - spiega il tecnico rossoblù -. Cambia spesso formazione, anche all'ultimo, con un colpo a sorpresa. Si prepara senza farsi condizionare se c'è un attaccante piccolo o alto. Ma sappiamo come affrontarli. Parliamo di una squadra che non aspetta nessuno, anzi, li va a prendere tutti in maniera aggressiva. Dovremo essere attenti a non concedere spazi o palle perse nel nostro spicchio di campo. Abbiamo grande rispetto, ma giocheremo senza paura. Di fatto i nostri saranno principi non molto differenti da quelli che avremmo voluto mettere in campo contro l'Atalanta , una squadra simile".

Le ultime dieci del Genoa
Le ultime dieci del GenoaFlashscore

Il Genoa non ha mai vinto contro la Roma all'Olimpico (l'unico successo fu al Flaminio nel 1990) ed è reduce da due sconfitte consecutive. Ma se dovesse compiere l'impresa, De Rossi non esagererà con i festeggiamenti. "Per quella che è stata la mia vita, la mia carriera, avrò un po' di contegno. Se vinceremo sarò contentissimo, e farò di tutto per vincere la partita. Non sono uno che esulta tanto ai gol, ecco: se segnassimo al 90' non farò come a Udine col gol di Cristante".

Su Gasp: "Un grande riferimento"

Genoa contro Roma sarà anche De Rossi contro Gasperini, un tecnico che ha fatto la storia recente del Grifone. "Ma credo che sia un punto di riferimento per qualsiasi squadra che ha allenato. Un tecnico stra-copiato da tutti in questi anni. Uno dei primi a riportare in auge un tipo di calcio che era nel dimenticatoio, e lui lo ha reso di nuovo moderno ed offensivo - ha spiegato De Rossi -. Per me è un grande riferimento. Ci siamo sentiti anche in passato, ma non in questa settimana. C'è stima da parte mia, e a parte la gara di domani, sono contento che stia facendo bene questo lavoro. È un punto di riferimento per me, non solo per quanto fatto al Genoa".

Senza sei giocatori e tifosi al seguito

Il Genoa non avrà Leali in porta, squalificato. Titolare sarà Sommariva ("abbiamo grandissimo fiducia nel nostro portiere"). De Rossi dovrà fare a meno anche di Cornet, Messias, Siegrist, Gronbaek e Onana. Ma ritroverà Thorsby: "l'articolazione della spalla sinistra è intatta (si era infortunato contro l'Atalanta, ndr), ha solo un piccolo stiramento del muscolo. E ci sarà anche Ostigard".

Il Genoa giocherà senza tifosi al seguito, per il divieto di trasferta dopo gli incidenti contro l'Inter, che colpirà anche le gare con Milan e Parma. "

A fine gara saluterò i tifosi della Roma - ha concluso De Rossi - qualunque sia il risultato finale. Ma mi sarebbe piaciuto salutare anche i nostri tifosi. È sempre una sconfitta quando non possono seguirci, e sarà una grande mancanza". 

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