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Dal mito della figurina introvabile al conclave: i cugini Pizzaballa, tra santini e leggende

Fumata bianca?
Fumata bianca?ANTONIO MASIELLO / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP
Pier Luigi, ex portiere dell'Atalanta, è diventato famoso per la sua introvabile figurina che impedì a molti collezionisti di completare l'album Panini della stagione 1963-1964. Pierbattista, suo lontano cugino, è il Patriarca di Gerusalemme e, quindi, uno dei possibili successori di Papa Francesco.

Passione, fede, speranza, senso di appartenenza: sono davvero tanti gli aspetti che accomunano la religione al calcio. Tra questi, quello meno etereo e più concreto, è quello dell'iconografia, ossia la raffigurazione di un soggetto che merita di essere adorato.

Dai poster ai santini passando, naturalmente, dalle mitiche figurine Panini che, dalla stagione 1961-1962, sono diventate un oggetto di culto per tutti gli appassionati che si rispettino del mondo del pallone. 

Icone degne di essere collezionate. Non a caso, la figurina più famosa della storia è diventata tale in quanto introvabile. In 22 anni di carriera Pier Luigi Pizzaballa ha collezionato 300 presenze in Serie A con le maglie di Atalanta, Roma, Verona e Milan.

Dalla figurina...

Eppure, la notorietà vera e propria gli è arrivata grazie a un'assenza. Quando il fotografo della Panini passò dal ritiro dell'Atalanta per scattare le foto di rito, lui non c'era perché infortunato. Nessuno se ne accorse. A farlo notare, qualche tempo più tardi, furono proprio i collezionisti che non poterono completare l'edizione 1963-1964 del proprio album: "Non ce l'avevo nemmeno io la mia figurina - ha ammesso Pizzaballa - . Me la regalò, un giorno, un professore di Avellino".

L'introvabile figurina
L'introvabile figurinaAlbum Panini 1963-1964

Talmente introvabile e preziosa che anche l'attuale Patriarca di Gerusalemme - uno che dell'Avellino preferirebbe non sentirne proprio parlare - si è lamentato, qualche tempo fa, di non essere riuscito a trovarla: "Pier Luigi Pizzaballa, il portiere dell’Atalanta, è cugino di mio padre. Anch’io, come tutti, facevo la raccolta delle figurine. E anch’io, come tutti, Pizzaballa non l’ho mai trovato".

Una versione smentita, amorevolmente, da mamma Maria in dichiarazioni a TgCom: "Non voleva mai giocattoli o figurine di calciatori perché lui giocava con i santini". Una piccola bugia che, probabilmente, non gli costerà il Paradiso.

...al santino?

Quello che è certo è che il Pizzaballa porporato, che di nome fa Pierbattista, mentre scriviamo, è chiuso a chiave nella cappella Sistina per decidere il successore di Papa Francesco: "Se diventa Papa, gliela regalo io la figurina introvabile", ha assicurato Pier Luigi, qualche giorno fa, in un'intervista alla Gazzetta dello Sport.

Beh, in realtà, se Pierbattista dovesse diventare Papa, già ce lo vediamo Pier Luigi a chiedergli in cambio il santino con il suo volto e il suo nome. Ma per avere lo stesso valore collezionistico della sua figurina, considerato che verrà stampato in diverse milioni di copie, l'ex portiere dell'Atalanta dovrebbe anche chiedergli di renderlo unico, magari con la sua firma.


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