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Conte: "Dominato nel primo tempo, ho forzato Anguissa", Conceicao: "Non meritavamo la sconfitta"

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Antonio Conte
Antonio ConteCARLO HERMANN / AFP
L'allenatore del Napoli ha ammesso che la sua squadra ha sofferto e che le sue scelte sono state azzardate. Poi, ha parlato di come si sente a Napoli e del futuro immediato, a otto giornate dalla fine del torneo nazionale. Il tecnico rossonero, invece, rammarica la sfortuna che lo ha perseguitato in tutta la giornata

"Dopo quel primo tempo in cui avevamo dominato, non dimentichiamo che il Milan è un'ottima squadra partita per vincere lo scudetto e che a gennaio si è rinforzata. Ho forzato Anguissa, che non ha giocato con la Nazionale, ci è venuto a mancare McTominay e ho dovuto prendere dei rischi". Così, ai microfoni di Dazn, Antonio Conte ha commentato la vittoria del suo Napoli per 2-1 in casa contro il Milan.

L'allenatore azzurro ha poi continuato, analizzando il calo dei suoi uomini nella ripresa: "Neres non giocava da tanto tempo, per questo siamo calati. Forse è subentrato anche un po' di timore, è un risultato importante che ci permette di stare in scia all'Inter e distanzia il quinto". 

Le statistiche del match
Le statistiche del matchStats Perform

Sul segnale dato al campionato, ha detto: "Oggi non era facile, perché giocavamo dopo l'Inter e contro una signora squadra. C'erano tutte le condizioni non dico per assegnare lo scudetto all'Inter ma per creare un distacco duro da colmare. La prossima andiamo a Bologna contro una squadra forte, la risposta è stata importante. Riuscissimo a gestire un po' meglio, però oggi abbiamo perso McTominay e ho dovuto cambiare assetto sacrificando Raspadori. Questi sono i giorni che un allenatore odia, perché devi trovare delle soluzioni. Mi sono fatto dare una Tachipirina, perché ho un mal di testa forte".

Riguardo il suo futuro, ha dichiarato: "Sono stato accolto subito benissimo. Era la prima volta che ricevevo senza aver dato niente. Oggi, in parte, abbiamo restituito l'entusiasmo che c'era già a Dimaro. Dobbiamo essere consci che stiamo facendo qualcosa di straordinario e miracoloso. Abbiamo partecipato solo a una competizione perché in Coppa Italia abbiamo fatto due turni. Dobbiamo essere feroci, restano otto partite e poi penseremo al futuro".

Autore del gol del momentaneo 2-0, Romelu Lukaku è intervenuto anch'egli a Dazn, dove ha affermato: "400 gol sono tanti, la vittoria di oggi era molto importante. Abbiamo preparato la partita in un modo, ma stamattina il mister ha cambiato i piani. Abbiamo sofferto un po' troppo nel secondo tempo però l'abbiamo portata a casa e va bene così. La nostra è stata una bella risposta, dobbiamo lottare fino alla fine. Io lavoro insieme alla squadra, Di Lorenzo è un buon capitano e fa il suo lavoro molto bene".

Poi, è intervenuto anche l'autore del primo gol, Matteo Politano: "Il Milan mi porta fortuna, oggi era importante vincere. Siamo partiti forte, nel primo tempo potevamo fare anche il terzo gol. Nel secondo tempo abbiamo un po' sofferto ma ci sta. Noi dobbiamo pensare partita dopo partita, crediamo in noi stessi. Vogliamo regalare una gioia a questo popolo fantastico".

Conceicao: "Il risultato giusto era un pareggio"

Sempre a Dazn, è intervenuto anche Sergio Conceicao, allenatore del Milan. Per il portoghese la frustrazione è enorme: "La prima palla che loro hanno buttato avanti hanno fatto gol. Non abbiamo fatto i primi 20 minuti come avevamo preparato. Succedono queste cose, non voglio aggrapparmi alla sfortuna perché potevamo fare di più, ma veramente oggi è successo di tutto. Poi nel secondo tempo c’è stata la reazione molto buona della squadra, ci voleva. Nel secondo tempo il Napoli non è mai andato in porta, abbiamo creato tantissime occasioni, il risultato giusto sarebbe stato il pareggio secondo me”.

Il lusitano ha raccontato come l'approccio alla gara sia stato poco fortunato per una serie di circostanze: "Oggi è successo veramente di tutto. Mi sono svegliato alle 7.30, c’era Loftus che stava male ed è andato in ospedale. Dopo questo mi hanno detto che Thiaw non poteva giocare perché ha vomitato, ha avuto qualcosa allo stomaco, intestinale. E ancora poco tempo dopo mi hanno detto che Leao sentiva un po’ di fatica alla coscia. Ma non sono scuse, potevamo fare molto di più". 

Interrogato su chi deve tirare i rigori dopo l'errore dal dischetto di Gimenez, che poteva accorciare i tempi della rimonta, ha concluso: “Ci sono tre giocatori che definiamo per battere e si allenano. Pulisic per dare fiducia al suo compagno che non segna da un po’ di settimane… Sappiamo come sono le cose. Non sta a me dire qualcosa ai giocatori, sono loro tre che decidono in base a come si sentono. Ma questo è un buon segno, è il segno di uno spogliatoio unito. C’è la coscienza che dovevamo fare di più nei primi 25 minuti, c’è grande frustrazione perché non meritavamo questa sconfitta”.