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Conte alla vigilia del match con l'Udinese: "Non pensiamo agli altri, concentriamoci su di noi"

Antonio Conte
Antonio Conte GIUSEPPE MAFFIA/NurPhoto/NurPhoto via AFP
Il tecnico del Napoli non vuole che i suoi perdano il focus perdendo attenzione sull'obiettivo: "Il nostro è un viaggio iniziato a luglio che non so dove ci porterà a fine stagione, ma fatecelo godere". E poi aggiunge: "Serve un centro sportivo che diventi Casa Napoli".

"Noi guardiamo a noi stessi, lo dico ai ragazzi. Non pensiamo a cosa fanno gli altri. Qui al Napoli non c'è un entusiasmo elevato, siamo una squadra che viaggia rasoterra e il nostro è un viaggio iniziato a luglio che non so dove ci porterà a fine stagione, ma fatecelo godere".

Lo ha detto il tecnico del Napoli Antonio Conte commentando, alla vigilia del match con l'Udinese, e dopo aver conquistato il titolo di campione d'inverno, la sfida a distanza con l'Inter.

"Noi siamo stati - ha detto - la squadra più tempo in testa finora, non dico che siamo abituati, ma abbiamo fatto esperienza. Ma l'Inter è una squadra che ha vinto lo scudetto, ha fatto la finale di Champions e va in carrozza nella Champions di quest'anno con ambizioni in Italia ed Europa. È una signora squadra - ha sottolineato Conte - un club storico abituato a lottare per vincere. Non pensiamo agli altri, concentriamoci su di noi, sul nostro percorso".

"Invece di pensare a 50-60-70 milioni per un giocatore, serve un centro sportivo"

"Io penso al Napoli come ho fatto in tutti i miei club, per portare una crescita. Invece di pensare a 50-60-70 milioni per un giocatore, serve un centro sportivo che diventi Casa Napoli, per dare la vera appartenenza al club di tutti, per avere un settore giovanile che oggi non c'è".

Lo ha detto il tecnico del Napoli Antonio Conte alla viglia del match con l'Udinese a commento della chiusura del mercato invernale.

"Dove ho allenato - ha detto - il club è cresciuto da tutti i punti di vista, anche qui il mio obiettivo ora è aiutare il club a crescere. Come dicono gli All Blacks, lascia la maglia che hai trovato migliore di quando sei arrivato. Il mio obiettivo è quindi di lasciare qualcosa di migliore quando dovrò andare via dal Napoli, spero tra tanti anni. Il club deve crescere per essere competitivi davvero, noi cresciamo a livello di tattica e anche la società deve crescere. Serve qualcosa di solido, il centro del Napoli per competere, non si cresce con milioni di spese, che sono fumo negli occhi. Io devo aiutare il dg Manna che è giovane e ha bisogno di supporto, sono qui per supportare la famiglia De Laurentiis. Mi piace aiutare il club a migliorare".

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"Il resto - ha sottolineato mister Conte - sono tutte "cazzate", quando dicono che sono arrabbiato non è vero, io sono contento dei ragazzi che mi danno l'anima per fare la differenza con quello che abbiamo, senza pensare se avevamo questo o quell'altro. Non roviniamo - ha concluso il tecnico partenopeo - quello che abbiamo costruito in maniera molto faticosa ricordando da Napoli l'idea da cui sono partito".

"Con l'Udinese non temiamo niente"

"Nel match con l'Udinese non temiamo niente, abbiamo sempre grande rispetto, perché è un'ottima squadra, fisica, strutturata, forte in ripartenza e quindi dovremo fare attenzione anche sui calci da fermo, perché ha giocatori oltre i 190 centimetri". Lo ha detto il tecnico del Napoli Antonio Conte alla vigilia del match con i friulani.

"Ogni partita - ha spiegato - ce la dobbiamo sudare. Lo abbiamo fatto sin dall'inizio e continuiamo fino a fine stagione. Domani ci aspetta una partita difficile, i ragazzi lo sanno". Conte ha anticipato anche la formazione, che resta quella tipica azzurra: "Buongiorno - ha detto iniziando dal difensore che recupera dopo l'infortunio - sta migliorando in maniera importante, però in questo momento Juan Jesus è a livello superiore. Quindi Buongiorno parte in panchina, sta lavorando per tornare al meglio. Biling è un giocatore serio che sta entrando ora nella nostra metodologia, questa settimana abbiamo fatto una amichevole contro il Giugliano e l'ho visto in campo, sta lavorando e sta entrando nel nostro dna e idea di calcio, è serio e applicato. Okafor non ha la condizione fisica ottimale, sta lavorando in maniera importante con delle aggiunte, domani viene in panchina ma ora ha un minutaggio molto limitato".