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Conceicao si presenta: "Sono orgoglioso di essere al Milan", Ibra chiede scusa a Fonseca

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Sergio Conceicao
Sergio ConceicaoPATRICIA DE MELO MOREIRA / AFP
Il neo allenatore del Milan, accompagnato in conferenza stampa dal senior advisor Zlatan Ibrahimovic, ha fatto capire di avere poco tempo per lavorare alla prossima sfida, ma di essere contento di poterlo fare. Il dirigente svedese ha anche chiesto scusa a Fonseca, esonerato ieri

Dopo l'annuncio e l'arrivo a Milanello nella giornata di ieri, Sergio Conceiçao si è presentato alla stampa per la sua prima conferenza da tecnico del Milan. Il tutto poche ore prima della partenza della squadra rossonera per l'Arabia Saudita, dove venerdì sera giocherà la semifinale di Supercoppa contro la Juventus.

"Sono orgoglioso, è un piacere per me venire a lavorare in una squadra grande, enorme. È una squadra che conosco da calciatore e anche da allenatore, visto che l'ho affrontata tre anni fa", ha esordito il lusitano, che si è detto pronto alla grande sfida che sta per iniziare.

Una sfida, però, nella quale dovrà guadagnarsi il sostegno dei supporter: "I tifosi sono l'anima dei club, senza di loro è difficile e crescere. Noi dobbiamo rispettare questi valori, dobbiamo lavorare per la grandezza del Milan. Non è colpa solo di una persona ma di tante, che compongono la struttura, la squadra e la società. Adesso dobbiamo riflettere, non abbiamo tanto tempo per lavorare visto che venerdì affrontiamo la Juve".

Le prossime partite del Milan
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"Mio figlio a casa è mio figlio, e ci parlo tutti i giorni. Ma venerdì sarà un rivale", ha poi aggiunto riguardo la sfida che lo attende contro il suo Francisco, oggi titolare fisso alla Juventus. Per il lusitano, tuttavia, c'è un aspetto che non può essere trascurato: "La qualità non è negoziabile. Questa fame di arrivare a fine partita sapendo di aver dato tutto per vincerla non è facile. La vivo intensamente la partita, e voglio che i miei giocatori lo facciano come me, proprio come i tifosi. È questa la strada da intraprendere. Devono brillargli gli occhi quando entrano a Milanello". 

Interrogato sulla situazione attuale, Conceiçao ha spiegato: "In estate ogni settimana c'era un club interessato a me, parlano sempre, è normale, perché escono notizie che noi non possiamo controllare. Per il me il timing del Milan non è stato importante. È stato tutto molto veloce. Perché sono venuto al Milan? Sto allenando una delle squadre migliori del mondo. Non potevo dire di no anche se avevo altre situazioni che rispetto molto". 

Sulla Champions e gli alfieri

Riguardo il principale obiettivo del club rossonero, ossia quello di qualificarsi alla prossima Champions League, il nuovo allenatore ha detto: "Faremo di tutto per arrivarci. C'è tanto lavoro da fare. Ci sono giocatori che in questo momento non possono giocatori, importanti in questi primi sei mesi, ma dobbiamo lavorare con quelli che abbiamo a disposizione. Ho fiducia in tutti loro, e quelli che sono disponibili andiamo a lottare per arrivare già in questa partita e vincerla. È chiaro, meglio averli tutti a disposizione, ma gli infortuni fanno parte del calcio". 

Per quanto riguarda i giocatori più importanti come Leao e Theo Hernandez, che con Fonseca hanno avuto degli attriti, ha affermato: "Per me sono uguali per come gestisco lo spogliatoio. Non faccio la differenza se ha 17 anni o 37, dipende da cosa farà in allenamento. Se si allenerà al massimo, ma non il loro, ma un altro limite. Vermanete non ci sono differenza. Nello spogliatoio loro sanno che il discorso è uguale per tutti. Dopo ci sono discussioni personali. A me piace capire tutta la storia dei giocatori che ho a disposizione, vado a vedere chi ha il papà, la mamma, c'è una storia dietro per avere dei comportamenti dentro la squadra.

Le scuse di Ibra a Fonseca

Prima della sua presentazione, Ibrahimovic ha addirittura chiesto scusa a Paulo Fonseca, ex allenatore esonerato nella notte tra domenica e lunedì, per averlo mandato in pasto alla stampa poco prima: "La decisione dell'esonero l'abbiamo presa dopo la partita e abbiamo fatto un errore a mandarlo in conferenza: chiedo scusa a Paulo e ai tifosi. Capiamo i tifosi e abbiamo rispetto, siamo i primi a non essere soddisfatti e non lo saremo finché non raggiungiamo i nostri obiettivi". 

Lo svedese ha poi voluto anche incensare il neo tecnico rossonero: "È una persona molto diretta, porta carattere, è un vincente. Ha avuto esperienza di entrare a metà campionato e ha fatto molto bene. Ha fatto grandi risultati al Porto. Ieri è arrivato e ha voluto subito la squadra in campo a lavorare. Il nostro lavoro è metterlo nella condizione di fare il meglio possibile. Gli diamo il benvenuto".