Ha parlato ai microfoni di Sky Sergio Conceiçao, allenatore del Milan, dopo il pareggio nel derby con l'Inter: "Noi allenatori vediamo sempre cose che non vanno rispetto a quello che abbiamo preparato e altre cose positive, senza dubbio. Abbiamo messo in campo l'atteggiamento che volevamo: l'Inter si conosce molto bene e crea tante difficoltà agli avversari, era importante frenare i loro punti forti e sfruttare qualche debolezza. Alla fine è chiaro che siamo delusi, perché abbiamo perso due punti, però si è visto tutta la gioia che hanno manifestato alla fine. Io penso che il pareggio sia giusto, però certo… gli errori si pagano. Penso che la prossima partita, col mercato finito, la affronteremo più tranquilli di testa e possiamo ripartire per quattro mesi forti".
Sul discorso alla squadra: "Ho fatto un misto di cose positive e non andate bene. Però rimane dentro lo spogliatoio. La cosa più importante per me è che accettino quello che proponiamo. Non è un lavoro facile: ci sono momenti in cui la squadra non ha la palla ed è difficile far capire certi concetti al video o con la lavagna, si allena l'intensità che voglio senza palla. E non ho avuto tanto tempo per allenarli, abbiamo dovuto abbassato un po' la squadra per capire il momento giusto in cui pressare e partire forte. Ci sono stati momenti che mi sono piaciuti e altri non tanto".

Inzaghi: "Bravi ragazzi, ma rigore clamoroso non dato"
"I ragazzi sono stati magnifici, sono andati oltre: ho parlato con loro, ho fatto i complimenti. Purtroppo non sono andati oltre gli episodi: tre gol annullati, tre pali, un rigore clamoroso non dato. L'ho già rivisto, meglio che non lo rivedo perché è peggio": lo ha detto il tecnico dell'Inter Simone Inzaghi dopo l'1-1 nel derby di San Siro, lamentandosi per un rigore non concesso su contatto in area di Pavlovic su Thuram.
Poi analizza la partita: "È difficile giocare con loro, in ogni momento possono ripartire: eravamo alla 17a partita in due mesi, ho fatto i complimenti ai ragazzi. C'è rammarico, vogliamo sempre vincere: ma non ci siamo fatti abbattere".