"Siamo a 17 punti dal vertice della classifica, un club che ha vinto 19 Serie A e 7 Champions League non può avere la pancia piena per una Supercoppa. Dobbiamo concentrarci sulla partita di domani, iniziando già domani a vincere e convincere per arrivare più in alto possibile. La Supercoppa è passata".
Ad assicurarlo è stato il tecnico del Milan Sergio Conceiçao alla vigilia del match casalingo contro il Cagliari nella conferenza stampa organizzata a San Siro.
Sarà debutto da allenatore in Serie A ma Conceiçao non si lascia distrarre: "Le emozioni dell'esordio in campionato non ci sono. C'è l'adrenalina normale di preparazione della partita. Ma ci sono tante cose nella testa, tanti dettagli della partita. Qualcosa sentirò perché non sono una pietra... ma sono concentrato sulla partita".
Le voci su Rashford
"La dirigenza ha provato a parlarmi di mercato ma il momento era sbagliato perché avevamo partite importanti. Adesso non è il timing giusto, in questo momento la cosa più importante per me è la partita col Cagliari, il giorno dopo forse avremo tempo di parlare anche di questa cosa, che sicuramente è importante": lo rivela il tecnico del Milan Sergio Conceiçao alla vigilia del match contro il Cagliari a San Siro.
Durante la conferenza però gli viene comunque chiesto se Rashford, nel mirino del club rossonero, è un giocatore che può migliorare il Milan: "Ci provate in tutti i modi (ride, ndr). In Portogallo è anche peggio. Rashford è un bel giocatore come tanti altri, vediamo quello che succede".

Alla ricerca della continuità
"Ho visto la gara di andata col Cagliari, il cambio di atteggiamento rispetto alla sfida prima quella col Real. Ne ho parlato ai giocatori. Non va bene. La cosa più difficile non è arrivare lassù, è restarci. Non bisogna cadere, bisogna restare ad alto livello": l'ex Porto torna su uno dei grandi problemi del Milan in questa stagione e cioè il cambio di atteggiamento in base all'avversario.
Sicuramente hanno accettato di buon grado le novità introdotte dal tecnico: "Cambiando l'ambiente a livello di staff, già cambiare per i giocatori è qualcosa di diverso. Poi i giocatori devono credere nel tuo messaggio. Ho apprezzato l'accettazione su tutto quello che abbiamo fatto, anche dei cambiamenti organizzativi, e ho visto uno spogliatoio molto positivo in questo senso".
"Leao deve correre"
Mentre sulla posizione di Leao: "Deve correre. Esterno, attaccante, deve mettere al servizio della squadra la sua qualità anche senza palla. Parliamo di un processo collettivo, non individuale"