Altri

Como, il ds Ludi difende lo squalificato Fabregas: "C'è stato un fraintendimento con l'arbitro"

Di Bello espelle Fabregas
Di Bello espelle FabregasMARCO LUZZANI / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP

Il tecnico non parla in conferenza stampa, al posto suo il direttore sportivo, che attacca: "Accorgerci che il Como sia la squadra con più cartellini ci sorprende. Probabilmente il nostro è un modello che non va bene nel calcio italiano.

"Parlo io perché vogliamo dimostrare di essere allineati e per evitare polemiche: viste le situazioni delicate che sono successe sabato, non era particolarmente intelligente esporre il mister a una conferenza stampa. Non è il mio mestiere parlare della direzione arbitrale, anche perché ne hanno già parlato tutti i media e Rocchi": lo dice il direttore sportivo del Como Carloalberto Ludi che parla al posto di Cesc Fabregas in conferenza stampa alla vigilia della sfida con l'Atalanta.

L'allenatore ha deciso di non presentarsi in relazione alla sua squalifica in attesa dell'esito del ricorso. "Voglio sottolineare chi siamo noi, perché forse - dice Ludi - non è ben chiaro: siamo una squadra intensa, con grande energia, e l'aggressività è un valore di cui siamo orgogliosi. Non siamo una squadra cattiva e non lo sappiamo essere. Accorgerci che il Como sia la squadra con più cartellini ci sorprende. Probabilmente il nostro è un modello che non va bene nel calcio italiano. Il nostro allenatore è energico, molto passionale, ma come altri allenatori. E non è un uomo irrispettoso".

"L'Italia deve considerarsi fortunata ad averlo"

Poi prosegue: "C'è stato un fraintendimento con l'arbitro, so cos'ha capito Di Bello perché c'è scritto sul referto ma non lo dico. Comunque sono state fraintese delle parole. Non l'ho mai sentito mancare di rispetto a qualcuno. Anch'io ho confronti con gli arbitri. Sono state fraintese delle parole che nelle intenzioni non erano irrispettose. I suoi cartellini - aggiunge ancora il direttore sportivo del Como - non danno una rappresentazione fedele di chi è Fabregas, che comunque non ha bisogno di essere difeso. L'Italia deve considerarsi fortunata ad averlo".