Partita dall’importanza colossale quella che va in scena all’Unipol Domus, dove Cagliari e Pisa si affrontano alla ricerca di punti dal peso specifico enorme in uno dei più classici scontri salvezza.
I toscani si presentano in Sardegna reduci da tre sconfitte consecutive in Serie A, mentre il cammino della squadra di Pisacane racconta di alti e bassi: ko contro Juventus e Atalanta, ma anche la prestigiosa vittoria strappata alla Roma.
Più che lo stato di forma, a dettare la tensione della sfida è però la classifica. Il Pisa di Gilardino arriva all’appuntamento con quattro punti in meno dei rossoblù, fermi sull’ultima posizione utile per restare aggrappati alla zona salvezza.
Fischi e gol per l'ex di turno
L’avvio è vivace e non concede tempo allo studio. Dopo pochi giri di lancette è Tramoni a scaldare i guantoni di Caprile su calcio piazzato, primo segnale di un Pisa subito dentro la partita. Il Cagliari risponde affidandosi alle accelerazioni di Palestra e alla qualità di Gaetano, che all’11’ sfiora il vantaggio con un destro a giro elegante, uscito di un soffio dopo una ripartenza orchestrata con precisione.
La gara resta aperta, ma è il Pisa a dare l’impressione di avere qualcosa in più sul piano dell’intensità. Caprile è chiamato agli straordinari più volte: prima su Tramoni lanciato in contropiede, poi in uscita coraggiosa fuori area dopo un errore di Mina che spalanca una prateria all’ex Cagliari.
I rossoblù soffrono le ripartenze e le seconde palle, mentre i toscani sprecano anche troppo: Piccinini calcia alto da buona posizione, Angori e Canestrelli non si intendono in area e un’altra potenziale occasione sfuma.
Nel finale di tempo la pressione del Pisa si fa insistente. Rodriguez deve murare una girata insidiosa di Tramoni, mentre sull’altro fronte Kılıçsoy va vicino al colpo grosso con una conclusione che sfila di poco a lato.
È il preludio all’episodio che rompe l’equilibrio: al 44’ Adopo intercetta il pallone con il braccio in area, l’arbitro non ha dubbi e indica il dischetto. Tramoni si presenta dagli undici metri e con freddezza glaciale batte Caprile, firmando lo 0-1 proprio a ridosso dell’intervallo.
Rimonta rossoblù
La ripresa si apre con un Cagliari deciso a cambiare passo. Pisacane mette mano alla formazione (dentro Idrissi per Obert) e alza il baricentro, cercando maggiore presenza offensiva e intensità sulle seconde palle. Il Pisa prova a gestire il vantaggio con ordine, ma la pressione dei sardi cresce con il passare dei minuti.
Al 49’ Esposito spreca una buona occasione in ripartenza, calciando alto dal limite e confermando le difficoltà dei rossoblù negli ultimi sedici metri. Dall’altra parte Tramoni continua a essere una spina nel fianco: Mina fatica a contenerlo e finisce sul taccuino dell’arbitro dopo l’ennesimo intervento in ritardo.
Il momento chiave arriva poco prima dell’ora di gioco. Al 59’ Zappa affonda sulla destra e disegna un cross perfetto per Folorunsho, che si tuffa di testa e batte Semper per l’1-1. L’esultanza dura però pochissimo: l’impatto violento del ginocchio contro il palo costringe l’ex Napoli a lasciare subito il campo.
Il pareggio, comunque, accende definitivamente la partita. Il Cagliari spinge, sospinto dal pubblico, e al 64’ va a un passo dal sorpasso: Gaetano pennella dalla trequarti e Deiola, di testa, sfiora il palo. Il Pisa accusa il colpo e fatica a ritrovare fluidità, mentre le energie iniziano a calare.
Poi, al 71’ arriva la svolta. Ancora Gaetano illumina la scena con un assist preciso per Kılıçsoy, che controlla e con un destro a giro fredda Semper, completando la rimonta. È l’esplosione della Domus: il Cagliari ribalta il risultato e mette la freccia.

Moreo gela l'Unipol Domus
Nel finale i sardi provano a gestire con maturità, abbassando i ritmi e concedendo pochissimo a un Pisa che tenta di rientrare in partita più con i nervi che con la lucidità. Gilardino si gioca le ultime carte inserendo Leris e Lorran, ed è proprio il brasiliano, all’85’, ad andare vicino al pareggio con un diagonale di destro che sfila fuori di pochi centimetri, facendo trattenere il fiato all’Unipol Domus.
Quello sembra l’ultimo sussulto del match, ma all’89’ arriva la doccia fredda: Leris sfonda sulla destra e serve un rasoterra teso per Moreo, che di prima intenzione incrocia il destro e batte Caprile, firmando il clamoroso 2-2.
Dopo sei minuti di recupero, il triplice fischio certifica il pareggio. Una beffa pesante per il Cagliari, che aveva già assaporato una vittoria fondamentale per allontanarsi dalla zona retrocessione e portarsi a +7 sul Pisa. La realtà, invece, racconta di un distacco invariato: i toscani restano a quattro punti dai rossoblù, tenendo apertissima la corsa salvezza.
