Quando a parlare è Cafu, vale sempre la pena ascoltare. Non solo per la sua leggendaria carriera, costellata di successi in club e nazionale, ma anche per la sensibilità con cui continua a osservare il calcio moderno.
E quando si tratta di terzini, il ruolo che ha dominato per due decenni tra Brasile, Roma e Milan, l’opinione del “Pendolino” assume un peso particolare.
Il nuovo Milan: l’eredità di Theo e la sfida di Allegri
Cafu osserva con attenzione le manovre di mercato delle sue ex squadre, e promuove senza esitazioni le loro recenti scelte. Il Milan, orfano di Theo Hernandez, sta puntando forte su Pervis Estupinan. Una mossa che al brasiliano piace: "L’ho visto più volte nelle qualificazioni al Mondiale ed è fortissimo. Uno adatto al Milan".
Dinamico, coraggioso e sempre propositivo, Estupinan ha catturato l’attenzione di Cafu per alcune caratteristiche ben precise: "La rapidità, la capacità di spingere e il fatto che non abbia nessuna paura a prendere iniziative personali quando la squadra ha bisogno".
Sostituire uno come Theo Hernandez potrebbe apparire un compito gravoso, ma Cafu non condivide questa visione. Per lui, chi sa stare in campo con autorevolezza non teme confronti con il passato: "Se uno in campo gioca bene, l’eredità di chi lo ha preceduto non la sente. E se Estupinan è quello che ho visto con la nazionale...".
"Il campionato italiano è più tattico rispetto a quello inglese, ma sono convinto che con i suoi mezzi fisici, Estupinan possa far bene ovunque. Nel ruolo di terzino sinistro trovare elementi più forti non è semplice".
E se la fascia sinistra potrebbe essere affidata all’ecuadoregno, sulla destra il Milan è ancora alla ricerca di un profilo convincente. Tra i nomi sul taccuino, anche quello di Vanderson, brasiliano in forza al Monaco. Anche in questo caso, Cafu dà la sua benedizione: "È reduce da una stagione fantastica nella quale ha giocato molto e bene. E secondo me può crescere ancora tantissimo, non a caso è titolare con la nazionale di Ancelotti. Vanderson è un top".
Cafu osserva da vicino anche il lavoro di Massimiliano Allegri, ripartito con la tournée estiva senza i due terzini titolari. Una situazione non ottimale, ma secondo lui gestibile: "Avere il prima possibile la rosa al completo è un vantaggio, ma all’inizio del campionato manca più di un mese e il Milan si farà trovare pronto. Sono convinto che arriveranno i rinforzi giusti".
Un rinforzo offensivo potrebbe cambiare le gerarchie. Magari Dusan Vlahovic, che piace da tempo alla dirigenza di via Aldo Rossi. Cafu approverebbe: "Il rendimento degli attaccanti spesso è un’incognita, ma Vlahovic ha grandi mezzi e sarebbe un bell’acquisto".
L’importante sarà dare tempo ad Allegri di plasmare il gruppo secondo le sue idee: "Sulla sua scelta non ho dubbi: è uno che lavora bene e bisogna solo dargli tempo per mettere in pratica il suo calcio. I risultati arriveranno".
Il Milan può ambire allo scudetto? "Io lo spero. Senza le coppe europee potrà concentrarsi solo sul campionato e sulla Coppa Italia e questo può essere un vantaggio per una squadra che rispetto alla scorsa stagione qualcosa lo cambierà".
Wesley ideale per la Roma: "Il futuro è suo"
Spostando lo sguardo su Roma, l’entusiasmo dell’ex capitano verdeoro è tutto per Wesley. Il giovane terzino del Flamengo (prossimo a vestire la maglia giallorossa) ha già convinto Cafu da tempo: "I giallorossi non potevano fare scelta migliore: Wesley è forte, giovane ed è diventato titolare nel Flamengo oltre a meritarsi la chiamata in nazionale. Il futuro è suo".
Il salto in Europa, però, è un banco di prova impegnativo. Cafu, però, non vacilla: "Non ho dubbi. È molto forte in attacco, ha personalità e gli piace giocare a calcio con la squadra. In più ha un bel fisico e non si ferma facilmente quando ti punta. In questo momento in Brasile è il miglior acquisto che si possa fare".
"Consigli? Di lavorare e di stare tranquillo. Dovrà capire come funziona la piazza di Roma, ma vedrete che riuscirà a imporsi".
Il contesto tecnico in cui Wesley andrà a inserirsi potrebbe facilitare il suo percorso di crescita. Con Gian Piero Gasperini in panchina, le sue qualità da esterno saranno esaltate: "Gasperini è uno dei migliori tecnici italiani: capisce l’importanza degli esterni e sfrutta al massimo le loro caratteristiche".