Ci sono rovesciate che rimangono nell'immaginario collettivo per sempre, come quella di Parola (che, nel suo caso, era un gesto difensivo) immortalata poi dalle figurine Panini, e rovesciate destinate a segnare una carriera.
Federico Bonazzoli, 28 anni da Manerbio, una vita in Serie A ma senza mai sfondare il tetto della notorietà, quel gesto tecnico che ha steso ieri il Milan e ha riacceso la fantasia degli esteti ce l'ha nel repertorio.
Secondo gol contro il Milan
I tifosi rossoneri ricordano che il centravanti ora alla Cremonese aveva segnato al Milan con lo stesso colpo acrobatico quando vestiva la maglia della Salernitana, nel 2022, in un 2-2 a Salerno. Ma farlo a San Siro, col gol vittoria, è tutta un'altra cosa.
"Vivere un sogno", il messaggio lanciato oggi da Bonazzoli sul suo profilo Instagram. Sullo sfondo, l'equilibrio perfetto del suo corpo che si torce per battare Maignan.
Da Pelè a Van Basten passando per Rooney e CR7
La rovesciata è l'acrobazia per eccellenza, il segno dell'abilità e della potenza del centravanti. La più famosa non è in realtà mai stata segnata: la immortalò Pelè in 'Fuga per la vittoria', come inno alla bellezza liberatoria del calcio.
Ma da Gigi Riva a Marco Van Basten, passando per Wayne Rooney e Cristiano Ronaldo, tutti i grandi del calcio mondiale hanno messo la propria firma su quel gesto che ribalta ogni prospettiva.
E non bisogna neanche essere fenomeni o troppo noti per riuscirci: ne sa qualcosa Mauro Bressan, centrocampista che con la maglia viola si ritagliò il suo spicchio di fama con una rovesciata da 30 metri, fuori area, in un Fiorentina-Barcellona 3-3 del 1999. La UEFA lo inserì tra i gol più belli di sempre.
Di Riva si ricordano tante gesta epiche, ma il sinistro rovesciato di Vicenza-Cagliari 1-2, nel '70, è l'immagine della sua potenza. Così come Marco Van Basten mise il marchio, con lo stesso colpo di acrobazia, sulla sua prima quadripletta in Coppa Campioni, in un Milan-Goteborg del '92.
Djorkaeff, nel '97, la segnò alla Roma a San Siro con un tale coefficiente di difficoltà, quasi dalla linea di fondo e arrampicandosi col sinistro quasi sulla linea della traversa, che l'Inter scelse quell'immagine come foto della tessera abbonamenti per l'anno dopo.
E ancora Cristiano Ronaldo col Real in casa della Juve, o Ibrahimovic con la maglia della Svezia all'Inghilterra, Rooney con quella dello United dal limite dell'area con potenza impressionante.
E poi Vialli, che la amava e la sua più bella la segnò da juventino nel '94 proprio alla Cremonese, tra l'altro la squadra che l'aveva lanciato. "È il gol dei miei sogni, mi reputo un ragazzo fortunato", ha detto Bonazzoli, ben consapevole che le vittorie passano, le rovesciate restano.